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La Sea-Eye salva in mare 84 migranti:
assegnato il porto di Ancona

LA NAVE di RefugeeRescue è intervenuta al largo della Libia: «lo scalo distante circa 800 miglia nautiche»

Il salvataggio (Foto: Melissa Marchi)


E’ stato assegnato il porto di Ancona alla nave Sea-Eye 4 dopo il salvataggio avvenuto nella mattinata di ieri.

«Intorno alle 10 è stata segnalata un’emergenza all’equipaggio Sea-Eye 4 tramite telefono d’allarme – la chiamata di aiuto di 84 persone in difficoltà in mare».
Così riporta l’equipaggio della nave Ong.
«Un’ora dopo, la nostra nave di salvataggio è riuscita a trovare il gommone sovraffollato e a iniziare l’evacuazione. Durante il salvataggio, due imbarcazioni si sono avvicinate ad alta velocità alla cosiddetta guardia costiera libica. Il capo delle operazioni Julie Schweickert descrive il comportamento “super aggressivo” dei libici. Le milizie a volte puntano persino le armi alla nave da lavoro – comportamenti che non possono essere giustificati. Alla fine – prosegue -, l’equipaggio è riuscito a portare 84 persone a bordo della nave mission Sea-Eye 4 Mochara da RefugeeRescue. Molte persone soffrivano di ipotiroidismo e dovevano essere trattate prima. L’equipe medica intorno al bordo del dottor Gerd Klausen dei medici tedeschi è riuscita a stabilizzare tutti i soccorsi.»
Le autorità italiane «hanno assegnato alla nave di salvataggio il porto di Ancona, distante circa 800 miglia nautiche. Sea-Eye 4 ci vorrebbero circa 4 giorni per arrivarci. Il nostro equipaggio richiederà un porto più vicino: le persone devono essere portate urgentemente al sicuro ora».

Il salvataggio (Foto: Melissa Marchi)

Il salvataggio (Foto: Melissa Marchi)

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