L’area blindata del porto antico dove è riaffiorato un ordigno bellico, pattugliata dalle Fiamme Gialle
L’ordigno bellico è stato scoperto ormai quasi 15 giorni fa e una buona parte del porto antico di Ancona resterà blindata almeno per un’altra settimana. L’arrivo degli artificieri è atteso, salvo imprevisti, per il prossimo 9 febbraio e in attesa di conoscere le modalità delle operazioni di brillamento, l’Autorità sistema portuale del mare Adriatico lo scorso 29 gennaio ha firmato una nuova ordinanza che amplia la zona di sicurezza. Il residuato bellico è riaffiorato il 20 gennaio durante i lavori in un cantiere ed è stata immediatamente disposta l’interdizione ad ogni uso ed a qualunque accesso nello spazio demaniale coinvolto dalle operazioni di messa in sicurezza e rimozione. L’ordigno è stato rinvenuto nella zona del molo nord nel porto di Ancona, e le transenne erano state installate tra la rotatoria antistante la Porta Clementina e l’ingresso alla zona cosiddetta “La Rotonda”.
A seguito dell’incontro istituzionale tenutosi nella giornata del 28 gennaio scorso in Prefettura in via cautelativa per le prioritarie esigenze della pubblica e privata incolumità, si è ritenuto opportuno mettere da subito le misure di interdizione ad ogni accesso nella zona portuale estendendola dalla radice della banchina d’ormeggio 1 sino all’ingresso de “la rotonda”. In questo spazio, fino a nuovo ordine, è pertanto vietato l’accesso di qualunque veicolo o persona anche a piedi, fatta salva ogni esigenza di polizia e/o di pubblico soccorso da parte dei competenti soggetti istituzionali. I soggetti che hanno sede oltre la citata area interdetta e che ivi ormeggiano i mezzi nautici in uso (Guardia costiera, Marina militare, vigili del fuoco e servizi tecnico nautici), per raggiungere i rispettivi presidi, utilizzano gli assetti navali a disposizione. Le transenne sono pattugliate dai militari della Guardia di Finanza.
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