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Patrocinio e Sala Boxe della Mole
per presentare libro su Foibe, l’opposizione:
«L’esordio in giunta del neo assessore»

ANCONA - I gruppi consiliari di minoranza Pd, Altra Idea di Città, Diamoci del Noi e Ancona Futura criticano la scelta rilevando che viene assunta «a pochi giorni dal giorno della memoria e dal voto all'unanimità sull'antifascismo in Consiglio comunale». L’esecutivo: «L'iniziativa proposta è organizzata nell'ambito della ricorrenza del “Giorno del Ricordo»

L’aula consiliare di Ancona

 

«Sono passati pochi giorni dal giorno della memoria e dal voto all’unanimità sull’antifascismo in Consiglio comunale, ma quanto abbiamo appreso in queste ore sembra riportarci di molto indietro. L’amministrazione comunale di Ancona con una delibera ha concesso il patrocinio e la provvidenza indiretta ad una associazione, “il quadrato”, che tutti sanno essere quantomeno nostalgica del ventennio; provvidenza, tra l’altro, per la presentazione di un libro che intende proseguire nel tentativo di riscrivere la storia attorno alla vittime delle foibe, avvenimento storico ormai da anni cavallo di battaglia della destra in chiave anti 25 aprile». Il commento politico, critico e pungente, arriva con una nota a firma congiunta delle opposizioni consiliari, Pd, Altra Idea di Città, Diamoci del Noi e Ancona Futura.

Il saggio storico ‘Combattenti senza onore’ messo sotto i riflettori della minoranza è firmato da Gianfranco Stella e tratta della questione degli esuli dalmati e delle foibe. La presentazione alla Sala Boxe della Mole, promossa da ‘Il quadrato’, è in programma per il prossimo 15 febbraio in occasione del Giorno del Ricordo. A spiegarlo è stessa delibera di giunta: «L‘iniziativa proposta è organizzata nell’ambito della ricorrenza del “Giorno del Ricordo”, che si celebra annualmente il 10 febbraio per commemorare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata – si legge nell’atto – Nel corso dell’iniziativa proposta verrà presentato il saggio storico dello scrittore Gianfranco Stella “Combattenti senza onore”, con lo scopo di aiutare a comprendere e ricordare gli avvenimenti tragici di cui furono vittime gli italiani del confine orientale tra il 1940 e il 1950, e il conseguente e doloroso esodo dalla Dalmazia e Istria».

I gruppi consiliari di minoranza rilevano e sottolineano che «dall’approvazione di questa delibera si evince che non esiste “ruolo tecnico” in una giunta politica tanto è vero che la neo nominata assessora Paraventi ha già provveduto a votare questa prima delibera. Ci chiediamo se questo primo atto per la titolare della Cultura, votato subito dopo l’applauso di benvenuto dei colleghi della Giunta, non abbia avuto un valore iniziatico».

 

 

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