A Fabriano nasce il Pua

SANITA' - Il Punto Unico di Accesso si trova in via Brodolini e vuole dare una risposta concreta ai bisogni socio-sanitari del territorio

Un momento della conferenza

Il territorio dell’Ambito Territoriale Sociale 10 compie un passo fondamentale verso l’integrazione socio-sanitaria con l’attivazione del Pua (Punto Unico di Accesso) di Fabriano.
Un servizio, presentato oggi alla presenza di Massimo Mazzieri, direttore socio-sanitario dell’ast Ancona; Lamberto Pellegrini, coordinatore Ats 10; Giancarlo Sagramola, presidente dell’Unione Montana Esino Frasassi; Maurizio Serafini, assessore alla Comunità del Comune di Fabriano oltre che delle operatrici del servizio, che nasce per semplificare l’orientamento dei cittadini e fornire risposte concrete ai bisogni di chi si trova in situazioni di fragilità, disabilità, non autosufficienza o emergenza sociale.
Il Pua, situato in via Brodolini 107 alla sede Ast, riceve tutti i giorni dalle 8 alle 13 con due rientri pomeridiani, su appuntamento e a sportello. È possibile accedere al servizio anche tramite segnalazione da parte del medico di famiglia, assistenti sociali o direttamente dal cittadino.
Rappresenta, inoltre, un’evoluzione importante per il territorio, caratterizzato da una crescente carenza di servizi a fronte di un’utenza sempre più complessa. «L’obiettivo – rende noto l’Ast – è superare la frammentazione attuale, evitando ai cittadini il rimpallo tra uffici e garantendo un percorso di presa in carico che metta in rete i servizi sociali, sanitari e assistenziali disponibili».
Attraverso il Pua, il cittadino può accedere a un sistema integrato che collega i servizi sociali, sanitari e socio-sanitari, evitando lunghe attese e percorsi disorientanti. In particolare, il Punto Unico di Accesso: accoglie e valuta i bisogni individuali attraverso un team multidisciplinare; orienta l’utente verso le prestazioni più appropriate (assistenza domiciliare, servizi per la disabilità, cure intermedie, Rsa, misure economiche di sostegno); semplifica l’iter burocratico, riducendo la distanza tra cittadino e istituzioni; favorisce la prevenzione e il monitoraggio delle situazioni di vulnerabilità.

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