Pug con fondi nazionali e fondi europei:
mezza bagarre in Consiglio comunale

ANCONA – La consigliera d’opposizione Mirella Giangiacomi (Pd) oggi in aula ha interrogato l’assessore Angelo Eliantonio sul perché la città non è riuscita ad ottenere i 300mila euro di contributi a fondo perduto del bando regionale e lui ha spiegato come sarà finanziata la pianificazione del nuovo Piano Urbanistico generale

 

Fondi nazionali e fondi europei per il nuovo Piano Urbanistico Generale. E’ quanto riferito stamattina dall’assessore all’Urbanistica, Angelo Eliantonio rispondendo ad una interrogazione in Consiglio comunale presentata dalla consigliera Mirella Giangiacomi (Pd), riguardo al procedimento amministrativo e tecnico legato al finanziamento complessivo di 715.920,81 euro, i cui fondi provengono da fondi nazionali (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Programma di rigenerazione della periferia Palombella–Stazione–Archi e Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti – Programma Innovativo in Ambito Urbano_Piau) e da fondi europei (Por-Fse – Iti Waterfront Ancona 3.0). Giangiacomi chiedeva l’esito ottenuto da Ancona del bando regionale  con contributi a fondo perduto per la redazione del nuovo Pug.

Mirella Giangiacomi

Nel dettaglio, ha spiegato l’assessore che «la misura è stata attuata attraverso la pubblicazione di quest’unico bando per accesso a contributi che i criteri di riparto sono parametrati sulla base della popolazione e il massimo del contributo ammonta a 300mila euro. Nelle more della partecipazione al bando, il Comune aveva però  precedentemente iniziato reperire risorse. A novembre 2024 la Regione Marche ha pubblicato l’esito del bando che ha visto l’assegnazione delle risorse dei Comuni di quinta fascia a Pesaro, in considerazione di una diversa interpretazione della determinazione della quota di cofinanziamento per la quale il dirigente del servizio si è assunto la piena responsabilità». Ancona pertanto non ha ottenuto quei 300mila euro.

Angelo Eliantonio

Ha poi aggiunto Eliantonio «il Comune ha già pianificato il reperimento dei fondi per il nuovo Puc che sono stati così individuati: 180.000 euro da fondi regionali Por Fse per lo sviluppo della componente cartografica del Pug e per l’implementazione del Sit Sistema Informativo Territoriale, a valere sulle risorse del Iti Waterfront 3.0; 300.000 euro da fondi statali (Presidenza del Consiglio dei Ministri_Pcm) per la pianificazione finalizzata alla rigenerazione urbana a valere sulle risorse statali del cosiddetto “Bando Periferie Capoluoghi”, 235.920,81 euro da fondi statali (Ministero Infrastrutture e Trasporti_Mit) per l’acquisto di prestazioni specialistiche necessarie alla redazione del nuovo Pug, a valere sulle risorse del Programma Innovativo in Ambito Urbano “Porti e Stazioni».

Angelo Eliantonio

«In totale – ha detto Eliantonio – il Comune di Ancona ha reperito 715.920,81 euro che rappresentano una dotazione congrua per la redazione del Pug. Il lavoro che abbiamo svolto nel reperimento dei fondi ci ha fornito una base adeguata che ci ha consentito anche di partire con l’iter già dal marzo scorso con una prima presentazione delle procedure che avranno avvio con la costituzione dell’ufficio di piano. Il nuovo strumento urbanistico risponderà alle regole e ai criteri della nuova Legge urbanistica regionale. La redazione del nuovo Pug, conformemente alle disposizioni della nuova L.R. n.19/2023, vedrà coinvolti diversi specialisti in vari settori quali l’urbanistica, il paesaggio, l’economia, la geologia, la Valutazione Ambientale Strategica, la mobilità, l’archeologia, l’acustica ecc., e si articolerà in diverse fasi: la redazione del Pug, (Documento Programmatico, Progetto Preliminare, Progetto Definitivo), l’attivazione del processo partecipativo, nel quale saranno coinvolti il sapere esperto (Ordini professionali, Associazioni di categoria, Enti territoriali e di ricerca, stakeholders) e il sapere diffuso (cittadini); l’aggiornamento cartografico con conseguente implementazione del Sistema informativo territoriale (Sit)».

Simone Pizzi

La consigliera Giangiacomi nella replica ha ringraziato «per la ricostruzione ma è singolare, assessore, che si dica a noi 300mila euro regionali non ci interessavano perché ce n’abbiamo già tanti ci bastano, ma che ragionamento è? – ha domandato l’esponente d’opposizione – E’ una scelta secondo lei da giustificare perché abbiamo trovato altri fondi non avere quei 300mila euro? Lei vorrebbe farmi credere che siccome avete delle cifre che coprono le necessità allora questi fondi sono ininfluenti. Siccome è il secondo bando nel giro pochi mesi che sfuma e che costringe il Comune a perdere fondi in una situazione di grandi difficoltà economica da voi certificata. Se non fosse stato in grado di spenderli quei soldi sarebbero rientrati alla Regione. Non è possibile accettare questa narrazione. Lei ha detto che è stato un errore riconosciuto dal dirigente però lei ha cercato di fare tutto il ragionamento. L’errore non è mai dei dirigenti ma della politica vedi che nome dalla politica». Si è sollevato un brusio con contestazioni  tra i banchi di maggioranza, del sindaco  e degli assessori, con segni di nervosismo tra gli esponenti di governo, tanto da suggerire al presidente del consiglio Pizzi di richiamare tutti all’ordine («Cerchiamo di non rendere il consiglio comunale un salotto» ha commentato). La consigliera dem ha incalzato: «Non è possibile che tutte le volte c’è questo tumulto interno. Se questa cosa fosse successa nella vecchia amministrazione comunale voi avreste fatto gli striscioni più per le scale perché è normale. Che lei mi venga a giustificare una cosa che questo tipo è veramente ridicolo perché la responsabilità è la sua assessore».

(Redazione CA)

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