Parcheggio multipiano San Martino:
«Più conveniente realizzarlo o solo
demolire il rudere per crearne uno a raso?»

ANCONA – Se n’è discusso stamattina in aula grazie alle interrogazioni delle consigliere Mirella Giangiacomi (Pd) e Francesca Bonfigli (FdI) alle quali hanno risposto gli assessori Daniele Berardinelli e Stefano Tombolini. L’iter della progetto che dovrà realizzare Ancora Servizi è arrivato alla bozza dell’esecutivo con un quadro economico modificato e con il vincolo del recupero dell’ex caserma ma pesano i costi stimati per posto-auto e quell'angolo di città è in degrado

 

 

Come ogni grande città, anche Ancona ha ‘fame’ di parcheggi. Tra i tanti progettati per migliorare l’offerta della sosta nel centro città spicca il parking multipiano San Martino, atteso da anni. Degli sviluppi del programma dei lavori ma anche della possibilità di demolire solo il rudere dell’ex caserma creandovi un semplice parcheggio a raso si è parlato stamattina nel corso della seduta consiliare grazie a due interrogazioni presentate dalle consigliere di minoranza Mirella Giangiacomi (Pd) e di maggioranza Francesca Bonfigli (FdI). Giangiacomi ha chiesto come si procederà, mentre Bonfigli si è concentrata sulla demolizione dell’ex caserma San Martino per creare subito un parcheggio a raso.

Daniele Berardinelli

L’assessore Daniele Berardinelli ha esordito specificando che Ancora Servizi sta seguendo la realizzazione di questo parcheggio atteso da anni.«La scorsa settimana è stata consegnata alla società partecipata la bozza del progetto esecutivo con un quadro economico che si scosta pochissimo da quello che era già stato presentato nel marzo 2025. – ha detto Berardinelli- Non c’è stato un mai un rallentamento perché consideriamo la realizzazione di questo parcheggio un un punto importante. Il problema era collegato al prezzo dei posti auto. Abbiamo fatto un lavoro di rivisitazione del progetto stesso lavorando sulle altezze ammissibili e sul piano interrato che aveva dei costi molto alti da sostenere. Abbiamo così ottenuto un risparmio per l’amministrazione comunale in termini di costi molto elevato a fronte di una perdita di posti auto veramente risibile. Su questo siamo ripartiti».

Mirella Giangiacomi

Ha poi ripercorso l’iter fin qui svolto. «Nell’agosto del 2020 è stato consegnato il progetto di fattibilità tecnica economica e questo è stato consegnato ai sensi del vecchio Codice degli appalti, approvato dal Comune di Ancona dalla Soprintendenza. – ha ricapitolato l’assessore Berardinelli – L’importo era dei lavori era in totale 3, 5 milioni di euro. Nel novembre del 2022 è stato consegnato il progetto definitivo, non approvato dal Comune di Ancona, c’era il parere positivo della Soprintendenza ma il problema era che l’importo era passato a 6,2 milioni anche per l’aumento dei costi dei materiali. Nel maggio 2025 con la consegna della bozza del progetto esecutivo e sono state fatte alcune modifiche come l’altezza che resta legale per la realizzazione dell’impianto ma la somma si e’ ridotta. Stiamo valutando quello che è il tipo di intervento, un’opera che si può autofinanziare con l’intervento dei fruitori, sia dei residenti che dagli ospiti esterni. Ci sarà un’esplorazione di quelle che le condizioni dei vari mutui da contrattare con la Cassa Depositi e Prestiti».

La consigliera Giangiacomi si è detta poco insoddisfatta della risposta ricevuta. «Si parla di grandi di riduzione grande riduzione di costi e riduzione di costi auto ma rilevao una incertezza di fondo su questo progetto – ha eccepito – Non si capisce quanto sia elevato il risparmio, non abbiamo idea di quale sia parla di riduzione dei posti auto, quando si parla di autofinanziamento. non c’è un dato sul finanziamento. Siamo a 2 anni circa dal inizio della sindacatura e non c’è una previsione per quanto arriveremo ad avere questo parcheggio. Mi chiedo anche se le scelte che vengono fatte annualmente e con impoverimento delle risorse di Ancona Servizi, mi crea qualche problema nel capire come arriveremo a avere il finanziamento necessario per realizzare il parcheggio. La sua mi sembra una risposta vaga e questo dovrebbe indurre a una maggiore velocizzazione del percorso».

Francesca Bonfigli

La consigliera Francesca Bonfigli si è invece fatta portavoce dei cittadini che abitano nella zona e che da tempo lamentano lo stato di incuria, sporcizia e presenza di erbacce fiorito artorno al fabbricato dell’ex caserma San Martino, di cui è proprietario il Comune. Ha chiesto all’assessore Stefano Tombolini se non ci fosse l’intenzione di demolire anticipatamente questo rudere per poterci ricavare parcheggi a raso per residenti e commercianti.

Stefano Tombolini

L’assessore Stefano Tombolini ha chiarito che «il progetto generale prevede l’intervento per indicazioni di piano che riguarda il recupero della caserma e la realizzazione del parcheggio. Demolire la caserma dove in futuro in parte le aree di sedime dovranno essere occupate parzialmente dal parcheggio ha un vincolo perchè il progetto costa tanto e prevede il recupero dell’ex caserma». Poi ha subito puntualizzato che però ritiene «intelligente avviare una riflessione che questa Amministrazione non faccia attività immobiliare di recupero di edifici che non hanno un valore simbolico, San Martino lo è perché ha più di settant’anni, in effetti ha in sé valori e contenuti di grande rilievo architettonico ma se ne potrebbe parlare. Credo che l’attuale stato di degrado di quella zona che si perpetra ormai da anni perché quello è un sito abbandonato e c’è una situazione di degrado urbano pesante. Secondo me l’amministrazione dovrebbe fare una bella valutazione chiedendosi: mi interessa a farci un parcheggio a raso finché non si risolverà il tema del parcheggio San Martino? Il parcheggio San Martino va affidato, finanziato, costruito e va di pari passo con il recupero della caserma San Martino. Oppure lo demoliamo complessivamente perché non è possibile mantenerne in piedi nello stato in cui è solo le facciate e ci realizziamo temporaneamente finché le finanze, i progetti, le idee non saranno chiarite, un parcheggio a raso a favore dei residenti e dei commercianti in quota».

Secondo Tombolini quindi «mantenere queste zone in stato di degrado per decenni forse ha poco senso. L’impegno dell’amministrazione è quella di affrontare complessivamente il tema: meglio il parcheggio con recupero della caserma? Anche perché realizzare 100 posti auto ad un corrispettivo di 5 milioni di euro, con un’incidenza per posto auto di 50.000 euro è antieconomico, Non lo farei se fossi un imprenditore e siccome ho lo stesso rispetto che gli imprenditori hanno dei soldi anche facendo l’amministratore comunale, credo che questo tema del costo per auto debba essere valutato. E’ un ragionamento che stiamo facendo insieme all’assessore Berardinelli e al sindaco». Bonfigli si è detta soddisfatta della riposta.

(Redazione CA)

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