La realizzazione della centrale a idrogeno per lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri non è tra le priorità dell’Amministrazione Silvetti. A confermarlo ieri in Consiglio comunale è stato l’assessore Stefano Tombolini. A interrogarlo sulla questione il consigliere comunale del Partitpo Democratico, Andrea Vecchi che chiedeva spiegazioni sul progetto prospettato alla Baraccola . «Pare che il progetto sparisca dall’orizzonte e vorrei avere qualche delucidazione dato che mi sembra che ci fosse già una gara d’appalto con lavori affidati il 26 o 27 giugno. Sul piano politico, la centrale a idrogeno, al pri dell’impianto di cremazione di Tavernelle è entrata subito tra le linee di programma dell’attuale giunta» ha esordito il consigliere d’opposizione.
L’assessore Tombolini ha spiegato che «il 27 giugno era la data d’inizio del lavori dell’impianto di cremazione che è stata rinviata perché abbiamo dovuto installare piezometri per la valutazione delle falda freatica. L’impianto d’idrogeno fa riferimento ad un atto approvato dalla giunta che parlava di partenariati pubblico-privati per la realizzazione di impianti di produzione di energia green. L’area sulla quale l’Aamministrazione intendeva accettare delle proposizioni da parte di soggetti privati pubblico-privati per poter efficientare e ridurre i 10 milioni di spesa energetica che abbiamo per generare spesa corrente, sono questi circa 6000 m² di terreno che il Comune possiede in 2 lotti nell’ambito del Pip della Baraccola, vicino alla concessionaria Ferrari, in seconda fila margine della ferrovia. Dovevano essere quelli su cui chiedevamo proposte, immaginando che ci possano essere dei cluster che fanno riferimento ai rifiuti più che al fotovoltaico, più eventuali altri fonti di valorizzazione green, Una delle idee che erano state paventate era anche quella di valorizzare quell’area come impianto di trattamento di rifiuti ospedalieri rifiuti ospedalieri. Rifiuti speciali per i quali la Regione spende oltre 20 milioni di euro per lo smaltimento, per cui volevamo vedere se riuscivamo in qualche modo a trovare un link tra le società che li valorizzano e li trattano, così abbiamo avviato delle interlocuzioni». Ma non se n’è fato niente alla fine.
Tombolini ha invece raccontato di aver ricevuto «giorni fa un’istanza per la valorizzazione di Monte Umbriano sotto il profilo dell’efficientamento energetico con la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Qualcun altro ci ha fatto proposizioni per la valorizzazione anche dei rifiuti ospedalieri. Facendo un’analisi più attenta di quelle che sono delle le conseguenze riteniamo però di non poterla ricevere. – ha detto in Consiglio comunale – Ma non abbiamo interlocuzioni su proposte di centrale a idrogeno. In passato qualcuno aveva proposto di fare la conversione di rifiuti con l’idrogeno, ma oggi su quelle due aree siamo all’anno zero perché non c’è alcuna istanza di imprese per poterle valorizzare. Erano state inserite nel piano precedente delle alienazioni del sindaco Mancinelli, noi cerchiamo di valorizzarle in altro modo ma ancora non abbiamo ricevuto valutazioni o proposte. Per ora abbiamo ricevuto una generica manifestazione di interesse sulla discarica di Monte Umbriano su cui stiamo lavorando per la valorizzazione fotovoltaico ma al momento non ci sono gli estremi tecnici per poterla valutare positivamente per cui continuiamo questo percorso e speriamo di riuscire a fare qualcosa anche in termini di green economy».
(Redazione CA)
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