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Nel 2020 il lungomare nord
Incognita collegamento porto-A14

ANCONA - Il ministro Delrio firma l'accordo di programma per il progetto di interramento dell'area Marina Dorica-Torrette e per i lavori sulla tratta ferroviaria. Ancora allo studio le soluzioni per la bretella scalo dorico-autostrada dopo la bocciatura dell'Uscita Ovest
L'intervista al ministro Graziano Delrio e al sindaco Valeria Mancinelli

I firmatari dell’accordo di programma, da sx: l’ad di Rfi Maurizio Gentile, il provveditore alle opere pubbliche Conti, il ministro Delrio, il sindaco Mancinelli, il presidente della Regione Ceriscioli, il presidente dell’Adsp Giampieri

 

La firma dell’accordo di programma sul lungomare nord

 

di Agnese Carnevali

Lungomare nord, c’è la firma sull’accordo di programma, nel 2020 il completamento dei lavori. Resta l’incognita del collegamento porto-A14. Ipotesi di tracciato ancora allo studio di Comune e Ministero. Ad otto mesi dal patto sulle grandi opere, il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio torna a Palazzo degli Anziani, ad Ancona, per siglare il primo step operativo: la realizzazione della scogliera a protezione del tracciato ferroviario, lo spostamento dei binari e l’interramento del triangolo di mare tra Marina Dorica e Torrette, quel lungomare che Ancona non ha mai avuto, ed il futuro smart park urbano. Ad apporre la firma, oltre al ministro, l’ad di Rfi Maurizio Gentile, il provveditore alle Opere pubbliche, Maria Lucia Conti, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale, Rodolfo Giampieri. «L’impegno che avevamo preso a febbraio è stato rispettato in tempi decenti. Ora ci sono gli stanziamenti per iniziare − le parole del sindaco Mancinelli −. Quello di oggi è anche un bell’esempio di come le istituzioni possono e sanno lavorare insieme. Con la giornata di oggi stiamo anche contribuendo alla ricostruzione della credibilità della burocrazia». «Avevamo dettto che il progetto non sarebbe rimasto chiuso nel cassetto dieci anni − fa eco al sindaco Delrio −. Eccoci dopo pochi mesi a firmare l’accordo di programma».

Del patto del 9 febbraio scorso sulle grandi opere – che ha messo anche una pietra sopra al project financing sull’Uscita Ovest – manca ancora all’appello il progetto di collegamento scalo dorico-grande viabilità. «Siamo allo studio della soluzione migliore insieme al Comune − le parole di Delrio a margine della firma −. Credo comunque che ad Ancona come nel resto del Paese occorra pensare più che ad opere giganti da realizzare in tre anni ad opere sobrie che magari possano realizzarsi in 3 anni. Non è possibile, parlo in generale − prosegue il ministro − presentare project per i quali gli imprenditori metteno nero su bianco che non chiederanno più di una certa cifra allo Stato e dopo sei mesi ritrattare e chiedere ancora soldi. Io ho buttato fuori dalla porta tutta questa roba. Non sono il bancomat di imprenditori che non sanno fare il loro mestiere». L’altro tassello, il raddoppio della variante alla Statale 16 nel tratto Torrette-Falconara rispetto al quale il ministro ha ribadito il finanziamento di 236 milioni di Anas. «Siamo alla fase di progettazione esecutiva» afferma Delrio.

L’ad di Rfi Maurizio Gentile

In attesa della realizzazione delle strade, quel che pare certo è che i treni sulla tratta adriatica andranno più veloci grazie all’intervento sui binari di Ancona. Quarantacinque minuti recuperati tra Bologna e Bari. «Il tratto di linea che passa per Ancona ha gravi danneggiamenti e rallentamenti storici − spiega l’ad di Rfi Gentile −. Questo intervento, che è inserito in un progetto nazionale sulla direttrice adriatoica ed anche in quello internazionale delle reti Ten-T diventa, grazie alla condivisione del progetto con il territorio, un momento di sviluppo per Ancona. È quello che accade quando le istituzioni si incontrano e le soluzioni tecniche si integrano». È così che i lavori sulla ferrovia si incrociano con i dragaggi stabiliti dall’Adsp che forniranno il materiale per interrare il tratto di mare necessario a realizzare il lungomare nord ed a stabilizzare il piede di frana. «Gli enti hanno ragionato da imprese ed hanno fatto sistema, producendo risultati importanti che andranno a vantaggio dell’economia del territorio» il commento del presidente dell’Adsp Giampieri. «Un piccolo tratto di ferrovia − interviene il presidente della Regione Ceriscioli − quello su cui si interviene che rende però l’dea del valore delle scelte che si fanno per rafforzare gli investimenti verso l’economia blu che è l’obiettivo di carattere generale. È così che si migliora la qualità dei servizi sia per i cittadini sia per i traffici e per l’economia». «Un sogno che si realizza» per l’assessore al Porto Ida Simonella che ricorda quando il Comune con il progetto del Lungomare nord partecipò al concorso della Fondazione Bloomberg per ottenere le risorse necessarie. L’organizzazione dell’ex sindaco di New York non selezionò il progetto «ma oggi il Lungomare nord è realtà convergendo in questo progetto di protezione della linea di costa».

«La città può sognare per il suo futuro − conclude il ministro −. Ancona e le Marche sono al centro di un’attenzione importante. Abbiamo risolto il nodo della linea adriatica ferroviaria, ma abbiamo anche realizzato 300 km di terze corsie tra Rimini e Porto Sant’Elpidio, e accelerato le opere anche sulle direttrici trasversali est-ovest: l’apertura della Quadrilatero, l’accelerazione sulla Grosseto-Fano. Investimenti robusti che danno idea dell’attenzione verso la città inserita all’interno di un sistema. Il porto cresce e continuerà a crescere tutto questo porterà più opportunità di lavoro e di sviluppo».

 

 

 

 

 

 

 

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