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Incatena il cane al terrazzo e
lo prende a cinghiate:
proprietario a processo

CAMERANO – Secondo quanto contestato dalla procura, l’uomo avrebbe lasciato il suo Labrador per gran parte della giornata sul balcone, per poi percuoterlo con una catena. L’imputato avrebbe anche trascurato una patologia che aveva attaccato una delle zampe dell’animale, poi morto per l'incurabilità del male

Il tribunale

Avrebbe lasciato il suo Labrador da solo tutto il giorno, incatenato al terrazzo con una catena di ferro. E poi, una volta tornato a casa, l’avrebbe preso a cinghiate. È con l’accusa di maltrattamenti su animali che è finito a giudizio un 71enne di Camerano. L’uomo, secondo la procura, non avrebbe in alcun modo provveduto ai bisogni del cane, trascurando anche la malattia (un presunto tumore) che l’animale, di nome Fox, aveva contratto alla zampa anteriore destra. Una malattia che nell’aprile 2015 aveva decretato la morte del cane. Questa mattina, il processo è entrato nel vivo con la testimonianza di una guardia zoofila che nell’ottobre 2014 si era interessata al caso. A chiamare i suoi colleghi era stato un vicino di casa del 71enne, preoccupato dalle condizioni in cui era costretto a vivere il cane, 12 anni. Dopo la segnalazione, erano iniziati gli accertamenti delle guardie che si erano conclusi con il sequestro dell’animale. Secondo quanto riscontrato, il proprietario avrebbe lasciato il suo Labrador da solo per gran parte della giornata. L’avrebbe tenuto sul terrazzo, incatenato alla ringhiera. Al suo ritorno, il 71enne l’avrebbe picchiato con una catena di ferro. In più, non avrebbeprovveduto alle cure per ridurre o operare la massa maligna che aveva attaccato l’animale a una zampa. Nonostante il sequestro e l’affido temporaneo a un altro padrone, Fox era riuscito a sopravvivere pochi mesi. Il male era diventato incurabile. Il processo, discusso davanti al giudice Luca Zampetti, proseguirà a febbraio.

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