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Mancinelli: «Lavoro come se
non ci fossero le elezioni»
In tre si preparano a sfidarla

AL VOTO - Il sindaco presenta il calendario dei lavori del 2018, a partire dal bilancio di previsione: asfalti, opere, cultura. «Non la si chiami campagna elettorale, ma buon governo». E sulle elezioni: «Non sono concentrata sui concorrenti, ma a dare il meglio»

 

di Agnese Carnevali

(foto Giusy Marinelli)

La città non si ferma per il semestre bianco prima del voto. «Lavoriamo in questi giorni e lavoreremo come se le elezioni non ci fossero». Conferenza stampa di inizio anno per Valeria Mancinelli, l’ultima di questo primo mandato, ma per il sindaco non è ancora il momento di tirare le somme della sua amministrazione. Giunta schierata al completo per presentare il bilancio 2018 e i progetti in cantiere, certi della riconferma alle prossime elezioni di fine maggio. I pretendenti si preparano alla sfida, tre i nomi più quotati, ma non ancora scesi in campo ufficialmente: Daniela Diomedi (M5S), Stefano Tombolini (civiche e centrodestra) e Francesco Rubini (Altra Ancona). «Non penso ai concorrenti, mi concentro sul progetto di città» ribatte Mancinelli, tracciando la rotta di progetti, lavori ed iniziative che segneranno il 2018. Tutto. «L’arco temporale considerato è fino al 31 dicembre 2018 − sottolinea il sindaco −, perché è chiaro che le elezioni ci saranno e che l’appuntamento elettorale è importante, ma il buon governo è anche questo: impostare il lavoro senza sospensioni. Così se continuerà l’esperienza di questa amministrazione non avremo perso tempo, se dovremo passare la mano – ma credo che questo non succederà – chi subentra troverà parte del lavoro fatto, a partire dal bilancio approvato e dagli asfalti avviati, e potrà continuare senza periodi di stallo. Fino ad oggi − continua Mancinelli − è sempre stata diffusa la prassi che nell’anno delle elezioni l’attività amministrativa venisse rallentata, con questa amministrazione questo non accadrà, e non mi si venisse a dire che è campagna elettorale».

L’eredità del sindaco Mancinelli. Il bilancio 2018, al voto del Consiglio comunale martedì 23 gennaio, non è una manovra lasciata in bianco per chi vincerà le elezioni: 122 milioni di parte corrente, 61 milioni di tributi e tasse chiesti a famiglie e imprese anconetane, 58 milioni di investimenti previsti per le opere pubbliche (leggi il dettaglio del bilancio). Tra le novità, il Comune torna ad assumere, 45 dipendenti, di cui 14 per rinforzare il corpo dei vigili urbani, si accendono nuovi mutui per 3,8 milioni, tutti da utilizzare per proseguire il piano pluriennale delle asfaltature e delle manutenzioni. Nonostante l’accensione di nuovi prestiti, il debito complessivo cala: 105,4 milioni al 31 dicembre 2017, in diminuzione grazie all’estinzione anticipata e alla rinegoziazione dei finanziamenti con Cassa depositi e prestiti. Nell’agenda dei lavori pubblici ci finisce di tutto: dalle nuove scuole Mercantini, alla conclusione della ristrutturazione della Mole, dalla terza rotatoria di Torrette tra via Conca e via Metauro fino agli interventi finanziati in tutto o in parte dai privati, come il recupero del Mercato delle Erbe e dello Stadio Dorico, per arrivare poi ai progetti che hanno vinto i bandi statali e regionali, come il waterfront e la periferia nord (leggi tutto il piano delle opere pubbliche). Sul capitolo Mercato delle Erbe, entro l’8 febbraio Filotea – l’azienda produttrice di pasta che si è aggiudicata il bando per manifestazione di interesse verso la struttura – dovrà presentare un progetto dettagliato e supportato da un piano economico finanziario, dopodiché si aprirà la fase di confronto e progettuale vera e propria. «Ma anche altri privati interessati alla gestione del Mercato delle Erbe si sono fatti avanti dopo la fase esplorativa che il Comune aveva avviato − rende noto Mancinelli −, a partire dal gruppo Guidi, ma anche altre realtà imprenditoriali, segno che l’opera di fertilizzazione che abbiamo fatto sta dando i suoi frutti». Tra le opere in cantiere, anche la realizzazione di un percorso di connessione urbana da Porta Pia alla Mole vanvitelliana. «Avvieremo la progettazione − spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Manarini −. L’idea è quella di realizzare un collegamento in quota che da Porta Pia si innesti sul ponticciolo della Stamura, scavalcando la ferrovie e portando così la Mole nel cuore della città». Mole che consolida il suo ruolo di polo espositivo e che vedrà da marzo l’allestimento della mostra fotografica di Henry Cartier Bresson, dopo il successo di quella dello scorso anno di Steve McCurry.

Daniela Diomedi in Consiglio comunale

 

La sfida elettorale. Mancinelli lanciata dunque verso il secondo mandato, candidata del centrosinistra senza nemmeno passare dalle primarie per abbandono dei competitor, è lei il nome da battere alle prossime elezioni di fine maggio. Tre gli sfidanti in campo più quotati per contendere almeno un posto al ballottaggio. Il M5S schiera la consigliera comunale Daniela Diomedi. Scelta dal movimento di Ancona che ruota attorno al gruppo consiliare, Diomedi negli ultimi giorni è stata preferita ad un altro nome papabile, quello della commercialista Maria Ausilia Gambacorta. I pentastellati aspettano solo la certificazione del nazionale per poter ufficializzare la candidatura. Il centrodestra continua a corteggiare il mondo delle civiche ed in particolare il consigliere comunale 60100 Stefano Tombolini. A giorni è atteso l’incontro per concludere il patto tra Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega Nord, Idea e le due civiche, 60100 di Tombolini e Ankon Nostra animata da Daniele Ballanti e Letizia Perticaroli.

Stefano Tombolini

Se dovesse sfumare l’ipotesi Tombolini, altro nome della società civile che piace al centrodestra sarebbe quello del commercialista ed ex revisore dei conti del Comune Carlo Raccosta. L’unica incognita nel campo del centrodestra è la civica La Tua Ancona di Italo D’Angelo, già sfidante al ballottaggio della Mancinelli nel 2013. L’ex questore sarebbe intenzionato a ritentare la corsa, ma stavolta potrebbe essere in solitaria, senza l’appoggio di forze politiche. Infine, c’è il mondo della sinistra che si è riorganizzato nel raggruppamento “Altra Ancona”. Qui il nome più accreditato sarebbe quello del consigliere comunale Francesco Rubini, il più giovane contendente.

Il capogruoppo Sel Francesco Rubini (foto d’archivio)

Poco concentrata sui rivali il sindaco Mancinelli: «Il profilo dei concorrenti dei vari schieramenti non è al centro della mia attenzione. Credo che in questa corsa dobbiamo misurarci con il meglio che possiamo fare per rispondere alle aspettative della città e dei cittadini. La città risponde a quello che proponi di fare, non è interessata alla pubblicità comparativa tra candidati. Le elezioni si vincono sul progetto di città».

 

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