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Borse di studio non pagate
«Studenti costretti
allo sciopero della fame»

ANCONA - Il candidato al consiglio comunale di Altra Idea di Città Samuele Gherardi denuncia le inadempienze del nuovo ente per il diritto allo studio regionale Erdis. “Promesse non rispettate, continuano i disagi anche negli studentati”

Foto d’archivio, protesta degli universitari della lista Gulliver contro il tardivo pagamento delle borse di studio da parte dell’ente regionale

Studentati carenti e borse di studio non pagate, il candidato al consiglio comunale di Altra Idea di Città Samuele Gherardi denuncia le mancanze dell’Erdis, il nuovo ente regionale per il diritto allo studio che ha sostituito l’Ersu. “Nonostante siano state fatte varie promesse, da settembre, i disagi non volgono al termine – spiega Gherardi -. Dopo una tardiva uscita delle liste definitive dei vincitori della borsa di studio erogata dall’Erdis (che ha causato problemi rilevanti sull’assegnazione degli alloggi e su pagamenti anticipati effettuati da studenti vincitori della borsa), torna a far riflettere il problema legato alla mancata erogazione delle borse di studio che ha comportato per molti studenti la sospensione del diritto allo studio. La questione ha portato il sindacato universitario maceratese Officina Universitaria ad affrontare uno sciopero della fame per 4 giorni, fino al momento in cui è arrivata la notizia della nuova erogazione delle borse da parte dell’Erdis. La riuscita del gesto non fa decadere la grande necessità di chiarezza della pubblicazione del bando e delle graduatorie per il prossimo anno accademico – continua Gherardi -. Non è accettabile che si debba arrivare ad un gesto estremo affinché gli studenti beneficiari restino senza un euro per mesi. Ad Ancona la realtà della tardiva erogazione della borsa contante da parte dell’Ente regionale unico si aggiunge alla questione della mal amministrazione degli studentati, che, come denunciato già ad ottobre, versano in condizioni pessime e continuano a garantire una copertura solo parziale della necessità. Ora che, però, la campagna elettorale è di nuovo nel vivo, l’amministrazione comunale in carica ripropone le stesse mirabolanti promesse già avviate nel 2013 (anno per il quale dovevano essere finiti i lavori per gli studentati)”.

Diritto allo studio, la Regione: “Pagheremo tutte le borse agli universitari”

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