Avrebbe favorito la prostituzione di una 16enne, mettendole a disposizione il camper di sua proprietà dove incontrare i clienti: 42enne condannata. Alla donna, residente a Senigallia, è stata inflitta una pena di quattro anni di reclusione dal collegio penale per il solo reato di favoreggiamento della prostituzione. Assolta dalle altre due accuse: induzione e sfruttamento della prostituzione. Il pm aveva chiesto una pena complessiva di sei anni e mezzo. La 42enne, attualmente libera e difesa dall’avvocato Ruggero Tomasi, ricorrerà in appello. Ha sempre respinto ogni accusa, sostenendo il rapporto di amicizia con la minore ma non un legame di tipo “lavorativo” con lei. A denunciare il giro di prostituzione a fine 2016 erano stati i genitori della baby squillo dopo aver guardato attentamente il profilo social della figlia. Il sospetto che la ragazza avesse iniziato una doppia vita è diventato realtà quando i carabinieri hanno iniziato ad indagare fino a stringere il cerchio attorno alla 42enne. La donna era finita in arresto nel marzo 2017. Il camper di sua proprietà che sarebbe stata la prova madre del reato del favoreggiamento della prostituzione era stato sequestrato. Proprio sul mezzo, la 16enne avrebbe incontrato i suo clienti, contattati sopratutto attraverso annunci web. Al processo erano parti civili i genitori della minore: a loro andrà un risarcimento danni di 4 mila euro. Alla figlia di dieci mila.
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