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Festa della Marina, il generale GdF
rende omaggio ai finanzieri
medaglie d’argento al valor militare

ANCONA - Il comandante Giorgio Toschi, in visita presso la caserma del Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, intitolata a Carlo Grassi e Giuseppe Maganuco, protagonisti del fatto d’arme presso il Lazzaretto di cui quest’anno ricorre il centenario

In occasione della Giornata della Marina Militare, il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giorgio Toschi, si è recato in visita presso la caserma del Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, intitolata ai finanzieri Medaglie d’Argento al Valor Militare Carlo Grassi e Giuseppe Maganuco, protagonisti del fatto d’arme presso il Lazzaretto di cui quest’anno ricorre il centenario. Presenti il Comandante Interregionale dell’Italia Centro Settentrionale e Centrale, Gen.C.A. Edoardo Valente, il Comandante Regionale Marche, Gen.B. Gianfranco Carozza unitamente al Comandante del Reparto Operativo Aeronavale, Ten.Col. Rocco Nicola Savino. Al momento commemorativo ha partecipato anche la nipote di Carlo Grassi, la Signora Delia Ferrari proveniente dalla provincia di Varese, che già nel 1968 aveva preso parte al cinquantenario dell’evento. Dopo aver reso omaggio al cippo dedicato ai due Finanzieri, l’autorità di vertice ha visitato la mostra fotografica appositamente allestita all’interno del Reparto per rievocare la sventata incursione di 62 marinai austro-ungarici che avevano l’obbiettivo di affondare i sommergibili presenti agli ormeggi ed impossessarsi di alcuni esemplari di M.A.S. ormeggiati presso il rivellino della Mole Vanvitelliana.

Queste le motivazioni delle Medaglie d’Argento concesse dal Re Vittorio Emanuele III: Per la guardia Grassi Carlo: “Perché di sentinella ad un importante posto nella notte del 5 aprile 1918, proditoriamente colpito da pugnale di marinai nemici che tentavano la distruzione di opere, persisteva, benché ferito, nel suo compito destando l’allarme sul posto, e facilitando la cattura dei nemici” – Ancona lì 5 aprile 1918.

Per la guardia Maganuco Giuseppe:“Di servizio ad un posto importante, di notte, quantunque avesse veduto cadere, gravemente ferito di pugnale, un compagno che era con lui, seppe, per circa 10 minuti, tenere testa, da solo, a una grossa pattuglia di marinai austriaci che, dopo avere ingannata la sentinella, erano riusciti ad avvicinarsi in buon numero e determinò così la loro cattua” – Ancona lì 5 aprile 1918.

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