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Porti chiusi ai migranti,
la città si mobilita

ANCONA – Alle 18.30 il presidio organizzato dagli universitari del Gulliver in piazza della Repubblica, tra gli aderenti Cgil, Cisl, Anpi e Libera. Dal centro sociale Asilo Politico, l'affondo: “Una bella risposta è arrivata da vari sindaci, Mancinelli apri il porto di Ancona”

 

Porti chiusi alle Ong che soccorrono i migranti nel Meditarraneo, parte la prima mobilitazione cittadina. Martedì 12 giugno alle 18.30 in piazza della Repubblica, sulla scalinata del palazzo Rai, il presidio di solidarietà promosso dagli universitari dell’associazione Gulliver. Tra i primi ad aderire, Cgil, Cisl, Anpi e Libera. “Quella messa in atto dal governo è una mossa politica propagandistica, che vorrebbe mostrare un’Italia che ‘non china la testa’ all’Unione Europea, ma che ha come unico effetto quello di mettere seriamente a rischio centinaia di vite umane. Si palesa quindi sin da subito la natura di questo governo: un governo che affonda i più deboli, illude i penultimi, premia i più forti” sostiene l’appello del Gulliver. “Ancona è una città di porto: quella della nostra città è una storia di accoglienza, di culture che si incontrano, e meglio di chiunque altro capiamo il valore di un porto sicuro a cui attraccare quando si viene dal mare. Difendiamo la cultura dell’accoglienza di questa città, e con l’azione pacifica scendiamo in piazza, dichiarando apertamente la nostra contrarietà a quanto sta accadendo. Sulla scia degli altri amministratori, invitiamo tutte le istituzioni a democratiche del territorio e del paese a prendere posizione e utilizzare i propri strumenti per combattere queste politiche” conclude l’appello. Dal centro sociale Asilo Politico arriva l’affondo al sindaco con l’hashtag #MancinelliApriIlporto. “Una bella risposta è già arrivata da vari sindaci di città (Napoli, Palermo, Messina, Reggio Calabria…) si sono detti pronti a disobbedire al ministro e ad aprire i propri porti a chi sta rischiando la vita in mare – si legge nella nota di Asilo Politico -. Noi come Csa Asilo Politico ribadiamo la nostra posizione al fianco di tutti i migranti siano essi richiedenti asilo, migranti economici o ambientali. Questi uomini, donne e bambini fuggono da condizioni di vita disperate, frutto delle scelte politiche di saccheggio e di guerra spesso influenzate se non decise dal 1º Mondo, quello civile… Lo stesso occidente, la stessa Europa poi li respingono, lasciandoli morire in mare, nei campi di prigionia libici o ai confini della Turchia. Chiamiamo tutti a mobilitarsi per opporci a tutto questo, per costruire una vera politica di integrazione e solidarietá, respingendo con forza le dichiarazioni del ministro. Chiamiamo tutti a riflettere, che Marina festeggiamo? Quella che salva le vite o quella che fa la guerra ai poveri? Siamo una città di mare, la nostra storia ci parla di accoglienza e integrazione e siamo coscienti di avere delle responsabilità di fronte all’ennesimo gesto inumano che vuole trasformare i nostri mari in cimiteri”.

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