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Rapinato dopo il prelievo al bancomat:
30enne romena a processo

ANCONA - Il fatto era accaduto nel maggio 2015. Vittima, un 59enne che aveva appena finito di prelevare allo sportello delle Poste di Torrette. Nelle mani della rapinatrice erano finiti 200 euro, soldi che - secondo la sua versione - l'uomo le doveva a fronte di un prestito

Foto d’archivio

 

Rapinato dopo il prelievo allo sportello delle Poste: finisce sul banco degli imputati una romena di 30 anni, all’epoca dei fatti – nel maggio 2015 – residente a Collemarino. Nelle mani della donna erano finiti 200 euro. Il rinvio a giudizio è stato stabilito questa mattina dal gup Paola Moscaroli. Vittima della rapina, perpetrata al bancomat dell’ufficio postale di Torrette, era stato un anconetano di 59 anni. Stando a quanto ricostruito dalla procura, l’uomo era stato strattonato e spinto dalla romena ancor prima che potesse riporre le banconote nel portafoglio. La donna, nel frattempo tornata in Romania, era stata incastrata dalle telecamere di sicurezza dell’ufficio postale. Tutt’altra la versione dell’imputata, difesa dall’avvocato Marcellino Marcellini. Da quanto raccontato dalla donna, il giorno del fatto aveva accompagnato il 59enne a prelevare. Quei 200 euro erano frutto di un prestito elargito all’uomo dalla romena. Prima di consegnare le banconote, l’anconetano avrebbe proposto alla donna un ricatto: “Ti do i soldi, ma prima regalami una prestazione sessuale”. A quel punto, la romena si era impossessata con la forza dei 200 euro. Per lei il processo inizierà il 3 ottobre 2019.

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