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Aggressione e spogliarello in centro:
«Seguiti dall’Asur per episodi di disagio mentale»

ANCONA - Arrivano in Consiglio comunale i due che hanno fatto clamore. Due casi sottoposti all'assessore ai Servizi Sociali Emma Capogrossi

L’assessore al welfare Emma Capogrossi

 

di Martina Marinangeli

Uno aggredisce due passanti e due vigili urbani, finendo in un video condiviso su Facebook, l’altro si spoglia e provoca gli agenti che lo avevano fermato per un controllo. Due episodi lungo corso Garibaldi che si sono susseguiti nel giro di pochi giorni e che hanno suscitato clamore. Vicende finite oggi in Consiglio comunale, con i consiglieri Tommaso Sanna (Ancona Popolare) e Stefano Tombolini (60100) che hanno chiesto delucidazioni sui trascorsi delle «due persone straniere in condizioni di estremo disagio» all’assessore ai Servizi Sociali, Emma Capogrossi.

In altre parole, come si è arrivati ai fatti della scorsa settimana? Chi avrebbe dovuto averli in carico? Dalla risposta è emerso che i due, uno bengalese di 31 anni, l’altro nigeriano di 24, non erano mai stati presi in carico dalla rete dello Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Il primo, che ha aggredito passanti e vigili urbani in un raptus di violenza, è arrivato ad Ancona nei primi anni 2000 ed è stato quasi da subito impiegato nei cantieri navali. Ha avuto il permesso di soggiorno per un lungo periodo e poi sono iniziati gli episodi di disagio mentale: a quel punto, è stato seguito dal dipartimento di Salute mentale che fa capo all’Asur. Del secondo, che si è spogliato lungo corso Garibaldi, Capogrossi ha fatto sapere che è stato ospite del Centro di accoglienza straordinaria della Prefettura di Ancona e, anche lui, avrebbe già mostrato in passato episodi di disagio mentale.

Per quanto riguarda il bengalese, oggi la Procura ha affidato allo psichiatra riminese Fabio Santarini la perizia psichiatrica. Il medico avrà 60 giorni di tempo per valutate la capacità di intendere e di volere del 31enne al momento dei fatti, la capacità di stare a giudizio e la sua pericolosità sociale. Le operazioni peritali inizieranno l’8 novembre e saranno discusse all’udienza del 8 gennaio presieduta dal giudice Carlo Masini. L’uomo è ancora in carcere con osservazione psichiatrica stabilita dal Pm. Oggi era in udienza, difeso avvocato Andrea Marini.

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