facebook rss

Stipendi in ritardi alla Bigelli Marmi,
le preoccupazioni di Fillea Cgil:
“A rischio il posto di 75 lavoratori”

SENIGALLIA - La sigla sindacale lancia l'allarme. A causa del fallimento di un grande colosso delle costruzioni inglesi e alle difficoltà nel recupero del credito, l'azienda versa in difficoltà finanziarie che hanno creato ritardi nel pagamento delle mensilità ai dipendenti

La Fillea Cgil di Ancona è fortemente preoccupata per la situazione che si sta generando nell’azienda Bigelli Marmi di Senigallia con 75 dipendenti. “Ormai, da diversi mesi, l’azienda, a causa del fallimento di un grande colosso delle costruzioni inglesi (Carillion) e alle difficoltà nel recupero del credito, versa in una forte crisi finanziaria che ha creato un notevole ritardo nel pagamento delle mensilità ai lavoratori dell’azienda stessa. E questo nonostante, da più mesi, si sia cercato di trovare una soluzione per uscire da tale crisi. – esordisce un comunicato stampa della sigla sindacale – Si sono infatti svolti incontri in Regione per possibili canali di finanziamento, c’è stata la richiesta di finanziamenti da parte di un pull di banche e si sono registrate anche azioni da parte dell’azienda per aumentare il capitale sociale Non avendo ad oggi avuto ancora risposte dalle banche su finanziamenti richiesti ormai da molti mesi, la situazione è diventata precaria”.

Ora se l’azienda non troverà soluzioni finanziarie adeguate e a breve termine per garantire una continuità dell’attività lavorativa e dell’occupazione, “non sarà più possibile attendere oltre per l’azienda e per i lavoratori” annuncia Fillea Cgil che attenderà questa settimana per avere notizie da parte dei vertici aziendali “per comprendere le strade che si intendono intraprendere per trovare una possibile soluzione ed evitare così di perdere una realtà lavorativa che occupa 75 dipendenti e che rappresenta un’ importante realtà nel territorio e che lascerebbe in forte difficoltà anche tutto l’indotto. Dopo la chiusura della Bizzari (azienda di Corinaldo di 120 dipendenti, che ha chiuso lo scorso anno), un’altra chiusura di un’ azienda altrettanto importante per il territorio, genererebbe una profonda ferita, difficile da rimarginare. Per questo motivo, il sindacato si augura che si trovino soluzioni per porre fine a questa continua emorragia di posti di lavoro”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X