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Marche Pride, Volpini (Pd):
«La battaglia contro l’omofobia
riguarda tutta l’umanità»

ANCONA - Così il presidente della Commissione Salute in Regione in merito al senso dell'evento che per la prima volta si tiene nelle Marche

Volpini al convegno di Marche Pride

 

Finanziare la legge regionale 8 del 2010 “Disposizioni contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere” e chiedere al presidente della Regione, anche tramite un atto del Consiglio regionale, di farsi promotore in sede di Conferenza Stato-Regioni dell’approvazione della legge sui reati di omofobia, ferma al Senato dopo l’approvazione della Camera. Sono questi gli impegni che il presidente della commissione Salute, Fabrizio Volpini, ha assunto durante il suo saluto istituzionale, a nome della Regione Marche all’apertura, questa mattina ad Ancona, del primo Marche Pride, con il convegno “Siamo ovunque. Il valore delle differenze”. La Regione è stata la prima istituzione che con convinzione ha concesso il patrocinio all’iniziativa che vedrà, dopo il convengo di questa mattina, il corteo del pomeriggio. Un patrocinio che, come sottolineato pochi giorni fa dal presidente Ceriscioli e come ribadito da Volpini, è venuto da sé «poiché le Marche sono una regione accogliente ed aperta a tutti. I nostri valori fondanti sono l’uguaglianza, il rispetto ed il rifiuto di ogni forma di discriminazione».
Da medico, oltre che da politico e rappresentante delle istituzioni, Volpini ha ricordato come «il Marche Pride 2019 si celebri a pochi giorni dalla “Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia”, istituita dalla UE il 17 maggio 2007. Una data non casuale, perché 17 anni prima, il 17 maggio del 1990, finalmente l’omosessualità fu rimossa dall’elenco delle malattie mentali da parte dell’Oms. Ma questo certo – ha continuato Volpini – non è bastato ad eliminare episodi di omofobia che ancora si verificano, anche nel nostro Paese: atti vili di intolleranza che vanno dalle violenze fisiche agli insulti alle minacce agli atti di bullismo per i più giovani. Fenomeni che vanno contrastati e perseguiti, ecco il perché dell’importanza dell’approvazione della legge nazionale per i reati di omofobia, ferma al Senato e per la quale chiederò al presidente Ceriscioli l’impegno a farsi promotore in sede di Conferenza Stato-Regioni della sua approvazione. Ma è anche fondamentale agire a livello culturale, partendo dalle scuole, ma anche dagli ambienti di lavoro e soprattutto attraverso la formazione degli operatori socio-sanitari. Aspetto quest’ultimo contenuto nella legge regionale 8 del 2010 che va però finanziata. Come Regione ci impegniamo a farlo nel più breve tempo possibile. Sono convinto – ha aggiunto ancora Volpini – che la battaglia all’omofobia non riguardi solo le persone LGBT, bensì l’intera umanità. È infatti chiaro che il rapporto tra omosessualità, uguaglianza e diritti investe direttamente il campo dei diritti fondamentali: la domanda di libertà, di visibilità e di riconoscimento, la realizzazione della piena cittadinanza, il principio della non discriminazione devono guidare l’agire politico a tutti i livelli. Noi vogliamo favorire il cambiamento, contrastare il pregiudizio, la diffidenza e tutte quelle forme di rifiuto basate sulla paura del diverso, perché come titola questo convegno: le differenze hanno valore».

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