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Il messaggio dell’arcivescovo Spina
a tutti gli studenti:
«Lo studio serve a porsi domande»

ANCONA - In vista della ripresa delle lezioni, il presule si rivolge a tutte le componenti della scuola per augurare un sereno e fruttuoso nuovo anno scolastico

L’arcivescovo di Ancona-Osimo, mons.. Angelo Spina

 

Suonerà la prima campanella dell’anno scolastico 2019/2020, domani 16 settembre, nelle 1.932 scuole delle Marche, con 208.144 ragazzi, 24.847 docenti 104 educatori e 5.971 dipendenti Ata che torneranno nelle aule. In vista del riavvio delle lezioni, l’arcivescovo metropolita di Ancona Osimo, mons. Angelo Spina ha voluto inviare questo messaggio al mondo della scuola.

Carissimi Ragazzi, Ragazze, Giovani,

all’inizio del nuovo anno scolastico vi giunga il mio saluto augurale, accompagnato dalla affettuosa benedizione. Ogni inizio è fatto di sogni e di entusiasmo. Il cammino scolastico è importante per vivere l’amicizia, le buone relazioni, per approfondire le conoscenze, per sviluppare i talenti e far sbocciare le genuine aspirazioni custodite nel segreto. L’amicizia è un regalo della vita e un dono di Dio. Avere amici insegna ad aprirsi, a capire, a prendersi cura degli altri, a uscire dalle proprie comodità e dall’isolamento, a condividere la vita. Ecco perché, come ci ricorda un libro della Bibbia (Sir.6,1):«Per un amico fedele non c’è prezzo, non c’è misura per il suo valore».

Papa Francesco nell’esortazione postsinodale ai giovani ha scritto:«Non rinunciate al meglio della vostra giovinezza, non osservate la vita dal balcone. Non passate a confondere tutta la vostra vita davanti a uno schermo. Non riducetevi nemmeno al triste spettacolo di un veicolo abbandonato. Non siate auto parcheggiate, lasciate piuttosto sbocciare i sogni e prendete decisioni. Rischiate, anche se sbaglierete. Non sopravvivete con l’anima anestetizzata e non guardate il mondo come foste turisti. Fatevi sentire! Scacciate le paure che vi paralizzano, per non diventare giovani mummificati. Vivete! Datevi il meglio della vita!» (CV143). Tutti nascono come originali ma molti muoiono come fotocopie aveva scritto Carlo Acutis, un ragazzo di quindici anni.

Ci ricorda Papa Francesco:«Oggi specialmente diritto alla cultura significa tutelare la sapienza, cioè un sapere umano e umanizzante. Troppo spesso si è condizionati da modelli di vita banali ed effimeri, che spingono a conseguire il successo a basso costo, screditando il sacrificio, inculcando l’idea che lo studio non serve se non dà subito qualcosa di concreto. No, lo studio serve a porsi domande, a non farsi anestetizzare dalla banalità, a cercare senso nella vita» CV 223) Sappiate che noi guardiamo a voi con immensa simpatia, perché tutti possiate conquistare ambiziosi traguardi per il vostro futuro e per quello dell’intera società. All’inizio di questo nuovo anno scolastico desidero rivolgere a tutte le componenti della scuola: Studenti, Dirigenti, Docenti, Personale Amministrativo, Tecnico e Famiglie, i miei più sentiti e cordiali saluti, e augurare un sereno e fruttuoso anno scolastico con la mia benedizione.

+ Angelo, Arcivescovo

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