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Al via l’iter per abbattere
altri 12 silos del porto

ANCONA - Trentaquattro sono stati già demoliti tra la scorsa primavera e l'estate. Il nuovo intervento libererà una superficie di 33mila metri quadrati da destinare ad attività portuali

I silos del porto prim della demolizione

 

Sono cominciate le attività di preparazione per l’intervento di abbattimento dei 12 silos in concessione alla Sai Spa che si trovano alla darsena Marche. Una nuova veste per l’area che nasce dalla riflessione e dalle necessarie risposte al mercato che si sta profondamente modificando. Dopo l’intervento sui 34 silos in concessione alla Silos Granari della Sicilia srl, che si è svolto fra marzo e giugno 2019, è previsto adesso lo smantellamento dei 12 silos della Sai come stabilito dal progetto di demolizione verificato e approvato da tutti gli enti competenti in sede di conferenza di servizi conclusa il 12 settembre 2019. Costruiti nel 1972, i silos hanno un’altezza di 48 metri, con un diametro di circa 9 metri. La demolizione avverrà con la tecnica dell’abbattimento meccanico controllato a partire dal 10 febbraio, salvo diverse esigenze di cantiere, per concludersi entro fine aprile. Il primo passo dell’intervento prevede la demolizione manuale e meccanica della torre di sbarco dei cereali. Proseguirà con la demolizione delle strutture metalliche minori e della vecchia palazzina degli uffici per procedere poi da febbraio con i 12 silos. L’ultimo smantellamento, sempre meccanico, interesserà la torre metallica. Nelle varie fasi della demolizione, che saranno monitorate dagli organi competenti anche per gli aspetti ambientali, non ci saranno modifiche sostanziali alla viabilità portuale della zona né al traffico marittimo. Il completamento della trasformazione di questa area libererà una banchina complessiva di circa 350 metri, con un retro banchina di 33mila metri quadrati. Sull’utilizzo delle banchine 19, 20 e 21 della darsena Marche sono in corso valutazioni da parte dell’Autorità di sistema portuale e della Capitaneria di porto di Ancona che serviranno poi come base di discussione per un necessario e indispensabile confronto con tutte le istituzioni, le amministrazioni presenti in ambito portuale e gli operatori per una condivisione finale della destinazione d’uso delle banchine stesse. «Un porto moderno e contemporaneo, orientato alla sostenibilità, che si evolve sulla base dei cambiamenti del mercato. È quello che pensiamo per Ancona e che cerchiamo di realizzare in sintonia con tutte le istituzioni di riferimento e gli operatori portuali – dice Rodolfo Giampieri, presidente Autorità di sistema portuale -, un porto che punta sulla trasformazione per crescere ed evolvere, creare nuove opportunità di sviluppo per le imprese e soprattutto nuova occupazione».

Porto, partita la demolizione meccanica dei silos

Esplosioni al porto, al via la demolizione dei silos (FOTO/VIDEO)

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