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«Ancona capitale della cultura?
Si pensi prima
a non disperderne il patrimonio»

COMMENTO - La Lega va all'attacco e parla di «risultato catastrofico» per i beni che sarebbero sfuggiti all'Amministrazione. L'ultimo caso, la panchina contesa di piazza Cavour

La panchina sequestrata

 

«L’Amministrazione vuole che Ancona sia nominata Capitale Italiana della Cultura? Cominci a non disperdere il suo patrimonio». Così i consiglieri comunali della Lega in merito alle ultime vicende che hanno toccato la città. L’ultimo caso, la panchina contesa di piazza Cavour, il cui sequestro è stato raccontato da Cronache Ancona. Sostengono i consiglieri: «Negli ultimi mesi, ad esempio, per l’incuria dell’Amministrazione, la città ha perso: la famosa panchina in ghisa del 1920 di piazza Cavour con il Bollettino della vittoria della Prima Guerra Mondiale, i due storici lampioni in ghisa di piazza Diaz, l’Atelier dell’Arco Amoroso e la Biblioteca Benincasa. Un risultato catastrofico. La panchina di piazza Cavour è stata ieri sequestrata al Museo della Ghisa di Lanciano dalla Procura. Come ci fosse finita sembra non saperlo nessuno dei componenti dell’Amministrazione, tant’è che in risposta alla consigliera Lega Antonella Andreoli, durante il Consiglio Comunale del 23 settembre 2019, l’assessore Manarini aveva detto che quella di Longiano era solo una copia dell’originale. I lampioni di piazza Diaz non erano stati manutenuti da almeno quarant’anni, pertanto sono stati rimossi con urgenza e sono tenuti rinchiusi nei magazzini di AnconAmbiente ormai da due anni, senza che siano stati ancora ristrutturati. L’Atelier dell’Arco Amoroso, sede centrale di tante e lodevoli iniziative culturali, slitta la sua riapertura a data da destinarsi, mentre nessun intervento è stato ancora eseguito alla Biblioteca Comunale, chiusa da circa otto mesi per mancato rispetto di norme di sicurezza».

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