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La lista civica ‘X Sirolo’ insiste:
«Riaprire il sentiero del Passo del Lupo
con la gestione di associazioni»

CONERO - Anche nell'ultimo week end, diverse decine di persone, nonostante il divieto, sono scese da lì, ritenendolo via d'accesso alla spiaggia delle Due Sorelle. Le parole d’ordine per una fruibilità in sicurezza, secondo la lista civica guidata dalla consigliera Fabia Buglioni, sono «gestione, manutenzione, monitoraggio, comunicazione».

La targa che vieta il transito nel passo del lupo sul Conero

 

Una storia che si ripete da anni, nonostanti il divieto. Come sempre, anche nell’ultimo  week end, diverse decine di persone sono scese per il sentiero del Passo del Lupo di Sirolo, forte attrattiva per gli amanti delle escursioni, ma molto spesso frequentato da chi percepisce tale sentiero come una via d’accesso alla meravigliosa spiaggia delle Due Sorelle, la più bella delle Marche.

Il passo del lupo

«Nonostante sia in vigore l’ordinanza del precedente sindaco, tantissime persone scendono inconsapevoli e senza alcun controllo. Questo espone il comune e la collettività a gravi rischi, nonché a gravi danni per l’immagine turistica di Sirolo. Noi come gruppo “X Sirolo”, eravamo e siamo tuttora fortemente convinti che il sentiero vada riaperto, ma con le parole d’ordine: gestione, manutenzione, monitoraggio, comunicazione». La soluzione che propone il gruppo di minoranza ‘X Sirolo’, rappresentato nell’aula consiliare dalla consigliera Fabia Buglioni, è innanzitutto quella di comunicare adeguatamente e allontanare dall’immaginario collettivo «che quello sia un sentiero per “andare al mare”. Le difficoltà oggettive e le caratteristiche intrinseche che lo rendono unico nel suo genere, sono punti di forza che vanno comunicati al visitatore, – spiega in una nota la lista civica – che deve scendere equipaggiato e con una preparazione fisica adeguata. La gestione va concordata con associazioni ed enti territoriali (Parco del Conero), in modo che ci sia un costante controllo delle discese. Una prospettiva attuabile potrebbe essere quella delle escursioni guidate, con accompagnatori abilitati, prevedendo anche un preciso e puntuale monitoraggio che possa chiudere il sentiero non appena le condizioni lo richiedono, come ad esempio un meteo avverso. La mancanza di manutenzione, adesso, mette seriamente a rischio chi affronta la discesa».

Il sentiero del Passo del Lupo interdetto

Sempre ‘X Sirolo’ non è possibile che «un’ordinanza temporanea diventi un divieto perenne per bloccare il godimento di valori storici, sociali, ambientali. Il problema della sicurezza e dei comportamenti responsabili merita senza dubbio la massima attenzione ma di certo non si risolve con una ordinanza o, peggio, ignorandone l’esistenza. Inoltre le ordinanze sono “contingibili e urgenti” pertanto l’ente – sottolinea ancora il comunicato – si dovrebbe comunque attivare per eliminare le cause di pericolosità che sono alla base delle ordinanze stesse, altrimenti permangono e si aggravano le responsabilità che mettono a rischio il comune di Sirolo sotto diversi aspetti. Nonostante le solite promesse, il sindaco anche in questo caso poco ha fatto se non affidare un incarico legale per formulare un parere in merito alla ”fattibilità o meno dell’utilizzo del sentiero”. Speriamo che non sia il solito modo pilatesco di amministrare il territorio. Legittimi gli approfondimenti legali, soprattutto per il sindaco nel delicato ruolo di responsabile della sicurezza, ma certamente ad un certo punto la politica dovrà fare le sue scelte affrontando nel merito tutti gli aspetti con il giusto equilibrio e nella convinzione che la riapertura del passo del Lupo, oltre a porre fine ad un insopportabile stato di chiusura sempre meno sostenibile, rappresenterebbe senza dubbio un risultato importante per il turismo e l’immagine stessa del Comune di Sirolo. Siamo convinti che si possa trovare la giusta sintesi ad interesse di tutta la collettività, per una fruizione controllata con il coinvolgimento di guide locali e associazioni che operano per il territorio».

Conero, Fabia Buglioni: «Il Passo del Lupo va riaperto»

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