Ennesima, e si spera ultima, puntata dell “querelle” a tre tra Regione Marche, Pesaro e Ascoli. Nodo del contendere, la candidatura delle due città a “capitale italiana della cultura 2024” e il conseguente sostegno offerto da Palazzo Raffaello alle cento torri, che ha fatto indispettire l’amministrazione comunale pesarese.
Mancato sostegno per cui la Regione si è giustificata dicendo che nessun atto ufficiale di Pesaro ha chiesto tale supporto. Pesaro ha anche accusato la Regione di puntare solo su Ascoli. Poi la richiesta è partita e, in giornata, è arrivata la risposta del governatore Acquaroli e dell’assessore di competenza Giorgia Latini, anche lei finita nel vortice a causa della sua presenza nel comitato che promuove la candidatura di Ascoli.
Insomma, una questione che rischiava di diventare stucchevole, a cui ha posto fine l’attesa risposta della Regione, che da oggi supporterà ufficialmente entrambe le realtà in corsa per il prestigioso riconoscimento.
«Apprendiamo con soddisfazione della candidatura di Pesaro-spiegano Acquaroli e Latini-. Nella sua singolarità, rappresenta un simbolo di richiamo della nostra regione, un capoluogo che sa attrarre, che si declina nella bellezza e multiformità del suo territorio, coniugando storia, architettura, musica e una solida e variegata tradizione sportiva che la rende bandiera della nostra regione. L’identità culturale di Pesaro è di indiscutibile rilevanza e in tal senso, è paradigmatico il meritevole distintivo come “Città Creativa per la musica Unesco” conseguito nel 2017, giacché la cultura musicale esprime la vera vocazione della città».
«Per questo ambizioso obiettivo al quale la sua città si candida, non potrà mancare il sostegno della Regione Marche, in un percorso che arricchirà la città di Pesaro e l’intero territorio marchigiano di ulteriore prestigio e visibilità -concludono-. Non mancherà occasione, nei tempi e nelle modalità che saranno ritenuti più congrui, di ragionare e condividere in merito alle progettualità da individuare, per avviare una collaborazione, che rappresenti un sistema di cooperazione istituzionale foriero di grandi iniziative e risultati per la nostra regione».
Lu. Ca.
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