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La nuova banchina 22 è pronta,
progetto da 9 milioni di euro
Giampieri: «Non cerco rivincite»

ANCONA – Il presidente uscente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale resta diplomatico sul passaggio di consegne con il successore Matteo Africano ed esulta in maniera composta per la sua elezione al vertice di Assoporti, ma cita Vasco per esprimere il suo pensiero: «Voglio trovare un senso a tante cose, anche se tante cose un senso non ce l'ha». La sindaca Mancinelli sul cambio di passo al vertice dell'Ap: «Nessun tipo di pregiudizio, né positivo né negativo»

Il presidente Giampieri

 

di Martina Marinangeli (foto di Giusy Marinelli)

L’ultima inaugurazione sotto il vessillo di Rodolfo Giampieri, presidente uscente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale in partenza verso Roma per prendere il timone di Assoporti (leggi l’intervista). Tra i progetti che lascia in dote al suo successore Matteo Africano, la ristrutturazione e l’ammodernamento della Banchina 22, ora pronta per il potenziamento del traffico merci. Messo alla porta dai governatori di Marche ed Abruzzo, Acquaroli e Marsilio, con la presidenza dell’Associazione dei porti italiani, Giampieri si prende una bella rivincita, ma il politically correct che lo contraddistingue, lo accompagna fino alle ultime battute del suo mandato: «non cerco rivincite – puntualizza, poi si sbottona –: uso una frase di Vasco Rossi, “Voglio trovare un senso a tante cose, anche se tante cose un senso non ce l’ha”». A buon, intenditor, poche parole. Incassa la lode per il lavoro svolto dalla sindaca Valeria Mancinelli, che però si dice pronta a cooperare anche con il neo presidente Africano_ «nessun tipo di pregiudizio, né positivo né negativo. Le valutazioni le faccio sui fatti. C’è un bel detto anconetano che amo sempre ripetere: “io te canto come te me soni”. Fino ad oggi con l’Autorità portuale si era lavorato bene e francamente non vedevamo motivo di cambiare ma, detto questo, siamo disponibilissimi a continuare cooperare con l’Ap».

Entrando nello specifico della ristrutturazione della Banchina 22, si tratta di un progetto per il quale sono stati investiti 9 milioni di euro: in fase di realizzazione dei lavori, sono stati risparmiati inoltre 3 milioni di euro che verranno riutilizzati pe modernizzare il piazzale retrostante, garantendo una capacità di carico di 10 tonnellate al metro quadro di merci pesanti. Una banchina lunga 194 metri, con una superficie di circa 3900 mila mq ai quali si aggiungono 9100 mq del piazzale retrostante. I lavori erano partiti nel 2016 ed è stata adattata alle nuove modalità di lavoro e di traffico commerciale dello scalo. «Un progetto che coincide con la filosofia che ci ha guidati in questi anni – spiega Giampieri –, ovvero creare lavoro ed occupazione. Fino a qualche mese fa, questa banchina aveva una serie di silos: oggi diventa una banchina a tutti gli effetti, destinata allo scarico merci. Qui avremo lo spazio per spostare i traghetti dalla parte sotto la città. Un importante segnale che sono sicuro verrà colto dal nuovo presidente per svilupparlo ulteriormente». Contestualmente, sono stati adeguati anche gli impianti tecnologici esistenti ed istallati arredi funzionali all’operatività della banchina. «È importante perché traduce in fatti concreti le parole sulla competitività del porto- continua Mancinelli- un porto senza banchine non sarebbe competitivo e recuperare questa struttura è un contributo concreto. È il segno di una gestione del porto che ha prodotto cose concrete e importanti: la conferma che il porto in questi anni non è stato fermo a piagnucolare sulle difficoltà ma ha saputo realizzare concretamente le condizioni per creare uno scalo sempre più competitivo». Il segretario generale dell’Ap, Matteo Paroli ha infine sottolineato come «questa sia un’opportunità per la crescita dello scalo, per catturare nuovi traffici commerciali e potenziare il lavoro di tutto il sistema portuale dorico». Presenti all’inaugurazione di questa mattina, anche il Comandante del porto di Ancona, il contrammiraglio Enrico Moretti, l’assessora al Porto Ida Simonella, e l’arcivescovo Angelo Spina, che ha dato la sua benedizione all’opera.

L’assessore Simonella

Il segretario Paroli

Il sindaco Mancinelli

Giampieri presidente di Assoporti: «Riconosciuto il mio impegno Serve visione strategica della portualità»

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