Il caso della morte di Huub Pistoor non va archiviato. La procura deve eseguire ulteriori indagini. E’ il contenuto del provvedimento emesso nei giorni scorsi dal gip Sonia Piermartini che ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata dalla procura in merito al filone d’indagine aperto per scandagliare eventuali omissioni nella manutenzione del mezzo che, il 29 marzo del 2019, travolse in via dell’Industria, tra Agugliano e Polverigi, l’ingegnere 56enne residente a Osimo e tra i fondatori della Scuola Popolare di Filosofia di Macerata. Alla richiesta di archiviazione si erano opposti i legali che rappresentano i familiari della vittima, Ennio Tomassoni e Oliviero Mazza. Per il decesso dell’ingegnere, morto schiacciato nella sua Fiat Punto travolta dal rimorchio staccatosi da una motrice, si è già concluso il giudizio per il conducente del mezzo pesante: 15 mesi di patteggiamento e un anno di patente sospesa. E’ stata concessa la sospensione condizionale della pena. Il reato era omicidio stradale. I familiari del 56enne hanno sempre chiesto di poter estendere il tiro delle indagini, andando a scandagliare gli aspetti manutentivi che riguardavano il mezzo pesante. In particolare, come era stata eseguita la manutenzione del camion da parte della ditta titolare del mezzo. Il gip ha chiesto alla procura di effettuare altre indagini, fissando anche una scadenza: fine ottobre.
Huub Pistoor travolto dal rimorchio di un tir: un anno e tre mesi al camionista
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati