Un anno e tre mesi, pena sospesa. E’ questo il tenore del patteggiamento del 59enne moldavo (L.V. le sue iniziali) alla guida della motrice da cui, la sera del 29 marzo del 2019, si staccò il rimorchio che travolse una Fiat Punto con a bordo Huub Pistoor, ingegnere informatico olandese di 56 anni. L’incidente si era verificato in via dell’Industria, nel comune di Agugliano. Per la vittima, da tempo residente a Osimo, non c’era stato nulla da fare. Questa mattina, il gup di Ancona Francesca De Palma ha anche stabilito per il 59enne la sospensione della patente per un anno. In aula, oltre ai legali della parti, era presente anche la compagna di Huub, Gioia Bucarelli. «Una pena che ci lascia qualche perplessità – ha detto l’avvocato Oliviero Mazza, che assiste la Bucarelli -. Abbiamo anche sollevato in udienza la condotta omissiva del camionista a seguito del distacco del rimorchio: si era fermato dopo aver proseguito per 3-4 chilometri». Ma il capo d’imputazione non è stato modificato. Il patteggiamento è avvenuto per il reato di omicidio stradale. La stessa ipotesi di reato è stata attribuita inizialmente anche alla ditta proprietaria del mezzo pesante che aveva la responsabilità sulla manutenzione dei mezzi. Sulla posizione dell’azienda pende però la richiesta di archiviazione della procura. I familiari di Huub, tra i fondatori della Scuola Popolare di Filosofia si Macerata, hanno fatto opposizione: l’udienza si terrà il 21 aprile. Sul mezzo pesante è stata eseguita una perizia: da quanto emerso e ribadito dai familiari dell’ingegnere ci sarebbero state varie criticità, come «l’usura dell perno del gancio di traino, del sistema frenante della parte destra, la rottura delle spie luminose nella cabina».
(fe.ser)
«Huub morto per l’incuria altrui, speriamo siano chiarite tutte le responsabilità»
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