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Tentato omicidio a Marina Dorica:
resta in carcere il 24enne

ANCONA - Ritenuto socialmente pericoloso, è stato convalidato l'arresto per l'uomo bloccato martedì scorso dalla polizia dopo aver seminato il panico in strada con un bastone. Durante l'interrogatorio si è avvalso della facoltà di non parlare spiegando che non ricorda nulla a causa dei farmaci che stava prendendo

La polizia con l’arrestato

Rimane in carcere il 24enne algerino che nella mattinata di martedì aveva seminato il panico dalla zona di Marina Dorica fino a Posatora, armato di un mezzo marinaio, dove poi è stato arrestato dalla polizia una volta entrato nell’abitazione di un privato approfittando del fatto che le finestre della sala da pranzo erano aperte per il caldo.
L’arresto, avvenuto con le accuse di tentato omicidio, lesioni e resistenza, è stato convalidato dal Gip poiché il giovane è stato ritenuto socialmente pericoloso.
L’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere spiegando solamente che non ricorderebbe nulla a causa dei farmaci che stava prendendo.
Nel frattempo i poliziotti della Digos hanno esaminato anche il contenuto rinvenuto all’interno dello zainetto che il 24enne aveva perso nel porticciolo di Marina Dorica dopo aver tentato di affogare un diportista che si trovava a bordo di un gommone ormeggiato, per provvedere ad alcuni lavori di manutenzione. L’uomo riportò 20 giorni di prognosi.
Nella colluttazione l’algerino aveva dunque perso lo zainetto all’interno del quale sono stati rinvenuti una copia del Corano, un foglietto scritto a mano e circa 10 euro. Esaminati attentamente, nulla fa presumere che l’algerino possa essere un fanatico o un terrorista ma, piuttosto, una persona poco lucida seppur la visita dello psichiatra ha confermato la compatibilità con il carcere.
La convalida dell’arresto è stata decisa in seguito anche ai fatti di cui il 24enne si era reso protagonista da inizio anno nelle città di Milano, Genova e Novi Ligure dove era stato denunciato per alcuni furti, una tentata violenza sessuale, e un’aggressione ad una ragazza alla quale morse il collo mentre si trovava a passare in bicicletta nello stesso parco in cui lui stava pregando inginocchiato su un tappetino.

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