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Messa alla prova revocata,
arriva la condanna per il bullo:
due anni e otto mesi

ANCONA - Un 18enne, minorenne all'epoca dei fatti, doveva rispondere di stalking ed estorsione. Si è arrivati al processo dopo l'annullamento della Map, concessa per un anno e mezzo. E' stata interrotta con l'abbandono, lo scorso agosto, della comunità dove il giovane era stato collocato. Ora, potrà fare appello

foto d’archivio

 

Fugge dalla comunità dove era stato collocato e la messa alla prova gli viene revocata dal giudice. Finisce a processo e viene condannato dal Tribunale dei Minorenni a due anni e otto mesi. E’ terminato così il procedimento, con rito abbreviato, dove era imputato per stalking ed estorsione un 18enne anconetano. La procura aveva chiesto una pena di quattro anni e otto mesi. Il giovane era stato arrestato dalla Squadra Mobile nell’ottobre del 2020 assieme ad altri tre ragazzi, accusati di aver perseguitato dei loro coetanei, alcuni dei quali gravati da deficit cognitivi. I fatti, tra il 2018 e il 2020, quando i quattro erano tutti minorenni. A gennaio 2021, il tribunale aveva concesso loro un percorso di messa alla prova in comunità: per il 18enne era stato concordato un iter di 18 mesi. E’ successo che ad agosto il ragazzo ha abbandonato la comunità e non vi ha fatto più ritorno.

L’ingresso alla procura dei minori

Successivamente, a seguito di questo allontanamento, il giudice ha deciso di revocare la Map, come chiesto dalla procura. Si è così arrivati al processo di oggi pomeriggio. In particolare, il 18enne avrebbe preso di mira (tra il 2019 e il 2020) un ragazzo che oggi ha 16 anni, tutelato dall’avvocato Laura Versace. Avrebbe subito atti persecutori, minacce e continue richieste di denaro (da uno a dieci euro). La procura ha contestato 17 episodi estorsivi. Tra le minacce contenute nel capo d’imputazione: «Ti tiro un pugno che ti rientrano naso e denti», «Io ti meno, ti ammazzo». Per altri due ragazzi arrestati, e sempre accusati di estorsione e stalking, la messa alla prova in comunità sta procedendo. Per un quarto componente del gruppetto è stata momentaneamente sospesa dopo la richiesta di revoca della procura. Il giudice si dovrà esprimere il 21 dicembre: deve ancora essere trovata una struttura per poter trasferire il ragazzo, più volte trovato positivo agli esami tossicologici, dalla comunità dove si trova, reputata non idonea per il suo percorso rieducativo.

(fe.ser)

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