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Intascava i canoni d’affitto:
condannato ex funzionario Erap

ANCONA - Tre anni per un 58enne che avrebbe incassato, in poco più di un anno, circa 100mila euro. Riconosciuti i reati di falso e peculato

Il tribunale di Ancona

 

Tre anni di reclusione per peculato e falso ideologico. E’ questa la condanna inflitta questa mattina dal gup Francesca De Palma a un ex funzionario Erap di 58 anni, accusato di aver incassato i soldi dei canoni d’affitto senza poi girarli all’ente per cui lavorava.  Circa 100mila euro la somma che, stando ai conti della Guardia di Finanza, sarebbe stata accumulata indebitamente tra maggio 2014 e luglio 2015. L’uomo, difeso dagli avvocati Francesco Nucera ed Eleonora Tagliabue, è stato assolto dall’accusa di accesso abusivo al sistema informatico. E’ già stato condannato dalla Corte dei Conti al risarcimento del valore di 115mila euro. Il 58enne, all’inizio del procedimento penale, è stato licenziato e allontanato dall’Erap, realtà per cui lavorava da molti anni. L’accusa della procura: l’imputato, anzichè far pagare i canoni d’affitto agli utenti con i canonici bollettini postali, avrebbe incaricato i suoi stretti collaboratori, risultati estranei ai fatti, di ritirare casa per casa le somme dovute. I soldi però non sarebbero mai finiti nelle casse dell’Erap, ma nelle mani dell’imputato. A mettere in moto il piano per appropriarsi dei soldi sarebbe stato il vizio del gioco.

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