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Bonelli, Europa Verde:
«Se non siamo in coalizione
la colpa è solo del Pd»

VERSO LE ELEZIONI - Il segretario Nazionale di Europa Verde è giunto ad Ancona la sera prima del comizio che terrà per sostenere la candidatura a sindaco di Roberto Rubegni, ricordando come lo strappo sia dovuto al 'no' altrui all'Area Marina Protetta

Da sinistra Roberto Rubegni, Angelo Bonelli e la capolista Caterina Di Bitonto

di Antonio Bomba

È giunto in città la sera prima del comizio che terrà domani mattina alla sala Boxe della Mole Angelo Bonelli, onorevole e segretario Nazionale di Europa Verde, ad Ancona per sostenere la campagna elettorale locale del partito che, per la prima volta dopo 35 anni, correrà da solo e non in coalizione con il centro sinistra alle amministrative.

E subito è corso a salutare i colleghi di partito che avevano da poco terminato un incontro in una libreria dei portici di Piazza Cavour.

Bonelli è conscio della sfida che attende Ev sul territorio, ma non usa mezzi giri di parole affermando che «Se andiamo da soli la responsabilità totale è solo del Pd» che secondo lui «Parla in continuazione di svolta ecologista ma nella pratica e nella sostanza fa solo il contrario».

Il tema è ben noto e riguarda l’Area Marina Protetta. Un qualcosa di identitario e imprescindibile per i Verdi, non così per il Partito Democratico locale e la coalizione di centrosinistra tutta che, pur apprezzandone i contenuti, non li trova idonei alla realtà dorica. «Trovo incredibile – prosegue Bonelli – sentir parlare di altri strumenti. Quindi? Quali? La verità è che alla fine la loro posizione politica è identica a quella della destra». L’Onorevole non si ferma: «Siamo tra i fondatori dell’Ulivo e nel corso degli anni siamo sempre stati alleati storici (Dei Dem, ndr) in Europa, nel Paese, in ogni regione e città ma, giunti a questo punto basta. Perché l’Amp riguarda il futuro dell’ambiente e delle generazioni che verranno. E loro si sono rifiutati di mettere questo punto a programma. È incredibile, sono molto arrabbiato con loro. Occorre anche saper dire di no».

Poi le lodi al candidato sindaco Rubegni: «Questo è un autentico atto di coraggio e pertanto sono grato a lui e a tutta la lista. Roberto è una persona altamente qualificata, il suo percorso professionale è noto e lui è stimato in tutta Ancona».

Dal canto suo Rubegni fa notare come la visita e il sostegno del segretario Nazionale «Ribadisce e rimarca la sintonia che Ev ha a tutti i livelli, da quello nazionale a quello locale e tutto questo rende la prospettiva della città più sostenibile».

Bonelli ha poi risposto a Matteo Richetti (Azione) che ieri aveva catalogato i Verdi e Rubegni, per farla corta, come il partito dei «No a prescindere». «Questa è la posizione – conclude Bonelli – di chi ha favorito le peggiori politiche energetiche e le devastazioni sociali. Richetti pertanto dovrebbe riflettere di più prima di parlare».

Dicevamo all’inizio che Bonelli è andato in una libreria. Questa è Fogola-FàGola dove Europa Verde aveva da poco concluso un incontro con l’associazione senegalese Diappo. Per Rubegni «È stato creato un percorso futuro che permetta inclusione, integrazione e come attuarle in maniera equa e concreta ad Ancona. Insomma, che si guardi all’essere davvero equi. E questo è quello che conta». Bonelli è stato poi accompagnato a fare un giro lungo i corsi della città dal candidato sindaco, dai co-portavoce Caterina Di Bitonto e Lanfranco Giacchetti e dal resto dei candidati al consiglio comunale della lista Europa Verde.

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