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Casa Famiglia al San Martino
con l’eredità Cesarini:
«Rispettate le volontà di Daniela»

JESI - I consiglieri di maggioranza di Jesi in Comune si dicono orgogliosi della scelta della giunta comunale assunta con il parere favorevole dell’Asp Ambito 9, che dovrà gestire la struttura, dell’associazione Cesarini Onlus, dell’Aniep e dell'Anffas

Il complesso San Martino di Jesi

 

La Casa Famiglia per persone con lievi disabilità voluta da Daniela Cesarini verrà realizzata al piano terra del complesso San Martino di Jesi. «Questo quanto deciso nell’ultima seduta di Giunta comunale e della quale siamo orgogliosi» sottolineano in una nota i consiglieri di maggioranza di Jesi in Comune. «Una soluzione che ha ottenuto il parere favorevole dell’Asp Ambito 9, che dovrà gestire la struttura, dell’associazione Cesarini Onlus, dell’Associazione nazionale per la promozione e la difesa dei diritti civili e sociali delle persone disabili (Aniep) e della Associazione di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo (Anffas).- prosegue il comunicato – Da anni abbiamo evidenziato la necessità di ascoltare e coinvolgere le associazioni competenti in materia e più volte, dentro e fuori il consiglio, avevano fatto notare le criticità legate alla scelta dell’immobile delle ex Giuseppine. Una decisione finalmente condivisa e che risponde “alle volontà del testamento olografo con il quale Daniela Cesarini ha individuato il Comune di Jesi quale suo erede universale”».

La realizzazione della comunità alloggio per persone con lievi disabilità si incastrerà con la ristrutturazione generale del complesso S. Martino, già prevista e finanziata con i fondi del Pnrr per 3,5 milioni. «Inoltre, i locali dell’immobile delle ex Giuseppine, già acquistati dal Comune per lo stesso scopo, – ricorda la nota – saranno anch’essi destinati a usi e servizi a sostegno delle persone con disabilità, allo scopo di migliorare l’inclusione sociale, potenziare il servizio offerto dalla nuova sede della comunità alloggio, nonché “incentivare il recupero di immobili di pregio storico e architettonico in stato di abbandono, alimentando la quotidianità del centro storico come luogo di vita e di relazioni sociali”». Jesi in Comune sottolinea infine che anche «l’esecutore testamentario ha sostenuto che la nuova ubicazione è coerente con le volontà di Daniela, così come espresse nel testamento».

 

La casa per disabili al San Martino con le risorse dell’eredità Cesarini

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