Sono state depositate lo scorso 28 maggio al protocollo generale del comune di Ancona le 222 firme a sostegno della petizione e la richiesta al sindaco, agli assessori Berardinelli e Tombolini e ai capigruppo consiliari di convocare una pubblica assemblea da tenersi presso l’aula del Consiglio comunale in tempi brevi con i residenti di via Curtatone, via Montebello, via Novelli, via Oslavia e via Redipuglia. Un incontro utile per affrontare una volta per tutte le misure da prendere riguardo i grossi cantieri presenti nella zona (ex Stracca Palaveneto e tra non molto ex Ipsia e le suole Leopardi) e i conseguenti problemi ambientali, della futura mobilità e degli attuali parcheggi, sempre meno rinvenibili per il transito e la sosta di camion e macchinari edili. I residenti affrontano quotidianamente con disagio crescente la ricerca di un parcheggio le cui condizioni oggettive ne restringono la possibilità di riuscita.
«Finalmente l’Amministrazione comunle ha aperto le porte della Sala del Consiglio comunale: lunedì 15 luglio alle ore 18 si terrà l’assemblea con i residenti della zona S.Stefano e l’Amministrazione al termine della quale ci auspichiamo che l’Amministrazione prenda impegni non solo formali ma anche sostanziali per restituire un po’ di tranquillità ai residenti grazie alla concreta certezza di dare loro posti riservati per parcheggiare la propria auto e che questo passaggio insegni una volta per tutte che le istanze che provengono dal territorio debbono essere sempre prese in debita considerazione per orientare l’azione amministrativa e allontanare ogni forma di autocrazia» fanno sapere in una nota le consigliere di Altra Idea di Quartiere Ctp 1 Valeria Campanella (residente), Lidia Mangani (residente) e Patrizia Santoncini (Presidente Ctp 1).
Nella lettera petizione veniva spiegato agli amministratori comunali che il disagio riscontrato «con uno soltanto di questi cantieri, risiede nella totale assenza di parcheggi dedicati solo ai residenti della zona con il conseguente “obbligo” di lasciare l’auto molto distante (parliamo di centinaia di metri anche in salita) e molte volte lasciarla in spazi vietati al parcheggio. La zona è riservata solo alla sosta mista e veloce con parcheggi blu che attraggono traffico alla “ricerca del parcheggio” da parte di esterni al quartiere. Di conseguenza i residenti non trovano posto, soprattutto all’ora di pranzo e nel tardo pomeriggio, ma anche dopo le 20.00 e la domenica quando i parcheggi blu diventano gratis».
Nella missiva veniva inoltre espresso agli amministratori comunali il timore concreto che «la presenza dei nuovi cantieri farà aumentare in maniera esponenziale il nostro disagio dovuto dalla diminuzione dei posti blu per il transito e la sosta di camion e macchinari edili utili ai cantieri nonché alla recinzione e alla messa in sicurezza degli stessi. Noi residenti siamo molto preoccupati perché la situazione che si andrà a creare non avrà una durata limitata. E anche quando la ricostruzione sarà completata occorrerà gestire l’organizzazione del traffico e della sosta di una zona del centro città altamente popolata e con poli attrattivi molto importanti (Palaveneto, Inail provinciale e regionale, Teatro Sperimentale, Cinema Goldoni, Scuole, asili nido. Occorre infine tenere conto che nella zona diverse vie sono senza marciapiedi e quindi pericolose per i pedoni (via Novelli, via Oslavia, via Redipuglia), che richiederebbe una limitazione e non un aumento del traffico».
Di qui la proposta dei residenti di «circoscrivere una zona nei pressi dei cantieri dove poter restringere il permesso di parcheggio esclusivamente ai residenti delle seguenti vie: Via Curtatone (ex Ipsia-ex Stracca), Via Montebello fino all’incrocio con via S.Stefano (ex Stracca), Via Veneto fino all’incrocio con via Redipuglia, Via Redipuglia fino alla piazzetta, Via Novelli, Via Oslavia, Via Santo Stefano la parte bassa dall’uscita di Via Novelli fino a Via Torrioni, Via Torrioni (zona cinema); e di destinare gli oneri urbanistici dovuti dai nuovi cantieri al Comune per opere utili alla comunità interessata per compensare i disagi loro causati dall’aumento del traffico, della sosta e del caos, per una nuova illuminazione, per degli arredi, per il verde, per il rifacimento di strade e marciapiedi ecc.. Non destinarli comunque, come sembra che si sia già stato deciso, per l’acquisto di un nuovo parcheggio pubblico inserito nel palazzo Ex Stracca, deleterio e che non farà altro che aumentare l’attrattività in zona di nuovo traffico “alla ricerca di parcheggio”».
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