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Nuovo Inrca e fondi revocati
per la bretella di via Sbrozzola, il progetto
sparisce dal Piano delle Opere pubbliche

OSIMO - Il Ministero aveva cancellato nel 2023 il finanziamento per il tracciato della strada di adduzione alla viabilità limitrofa al nuovo complesso ospedaliero come tratto della variante Nord. Ora la progettazione è stata del tutto stralciata dal programma 2025-2028 approvato dal commissario prefettizio

La bretella al nuovo Inrca finanziata con i fondi Cipe sul territorio di Camerano aperta a dicembre 2024, anche quella di via Sbrozzola era considerata nel progetto complessivo come strada di adduzione al nuovo complesso ospedaliero in costruzione

 

La bretella di via Sbrozzola-via d’Ancona è stata stralciata dai progetti del Piano triennale delle Opere Pubbliche 2025-2028 del comune di Osimo. Senza finanziamenti ministeriali non sarà realizzata l’opera che era stata pensata per adeguare la viabilità di adduzione al nuovo Inrca in costruzione a Camerano, per un investimento di  circa un milione di euro di fondi Cipe,  con l’obiettivo di migliorare ed integrare i tratti di viabilità esistente sul territorio osimano per agevolare un accesso dei mezzi al complesso ospedaliero in condizioni di sicurezza, sia per gli utenti, sia per i mezzi di soccorso ed emergenza.  Diversi mesi fa, nel 2024, il Ministero aveva comunicato che quei fondi Sviluppo e Coesione 2014-2020 erano stati revocati per il non rispetto dei termini di avvio dell’appalto lavori entro la fine del 2022. «Restiamo fermi a quelle comunicazioni. Non ci sono stati nuovi atti» ha spiegato l’architetto Manuela Vecchietti, dirigente del Dipartimento Territorio del comune di Osimo durante la conferenza stampa convocata dalla commissaria prefettizia Grazia Branca e alla sub commissaria Raffaella Minardi. Di qui la decisione conseguenziale di cancellare il progetto  dal nuovo programma triennale delle Opere Pubbliche.

da sin. il sub commissario Raffaella Mindardi e il commissario prefettizio di Osimo, Grazia Branca

La vicenda è nota. Il tratto della strada di collegamento via d’Ancona e via Sbrozzola al nuovo ospedale in costruzione all’Aspio di Camerano, lungo poco più di un chilometro, era stato finanziato nel 2019 dall’allora governatore Ceriscioli con 3.100.000 euro complessivi di fondi assegnati dallo Stato alla Regione. Il Comune di Osimo per opportunità li aveva divisi in 2 stralci funzionali, destinando un finanziamento di 615mila euro alla nuova rotatoria del Cargo Pier, i cui lavori si sono conclusi l’anno scorso e il secondo al collegamento stradale per il nuovo Inrca, inserito nella nuova viabilità sull’asse Ancona-Macerata come porzione della strada a nord di Osimo. Nel dettaglio, le convenzioni sottoscritte nel 2020 tra gli enti (Mit e Regione, Regione e Comune di Osimo) individuavano come soggetto sub attuatore il Comune che doveva produrre progetti e carte per conto e a beneficio della Regione.

La rotatoria tra la Statale 16 e via Sbrozzola, davanti al Cargopier di Osimo

Il progetto della bretella di adduzione al nuovo Inrca che avrebbe dovuto connettersi con la variante viaria aperta a dicembre nell’area del cantiere del nuovo ospedale, ha subito una battuta d’arresto nel 2023 quando il Comune ha ricevuto la notifica della Regione Marche con la quale si comunicava la revoca dei fondi Cipe per il mancato rispetto dei termini di appalto dei lavori in scadenza il 31 dicembre 2022. L’amministrazione del sindaco Simone Pugnaloni (centrosinistra) aveva impugnato l’atto al Tar Marche. I giudici prima di decidere se concedere o meno la sospensiva cautelare, avevamo chiesto alle parti (Comune e Regione) di trovare un accordo stragiudiziale per definire la questione. L’accordo tra i due enti era passato per la richiesta di una possibile proroga per quei lavori.

Nei primi mesi del 2024 il Comune aveva però ricevuto una missiva dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti in merito ai fondi per la bretella osimana a per i quali si era chiesto una deroga, come concordato dalla Regione. Nella stessa il Mit spiegava che rimanevano finanziati solo quei fondi che rientrano in alcune fattispecie, ovvero per importi superiori ai 25 milioni di euro o compresi nei Contratti Istituzionali di Sviluppo. Secondo l’interpretazione del Comune quelle risorse previste nel programma del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, rientrano nella fattispecie dei Contratti Istituzionali di Sviluppo, per i quali, pur senza obbligazioni giuridicamente vincolanti, non è previsto il definanziamento. Questo avrebbe potuto dare adito alla proroga. Ma da quel momento la questione si è del tutto arenata senza sviluppi.

Con l’insediamento dell’amministrazione del sindaco Francesco Pirani (Liste civiche-FdI), dimessosi dopo 5 mesi di governo, erano cambiati gli orientamenti sul progetto della variante Nord all’ex Ss 361. Si era preferito tornare al progetto della Strada di Bordo (la variante Sud). Il carteggio tra Comune, Regione e Minitero non è stato così implementato con nuove argomentazioni per risolvere il problema. Il risultato pratico è stato che, in assenza di finanziamento, la bretella di via Sbrozzola è stata depennata dal Piano Triennale delle Opere pubbliche 2025-2028 approvato dal commissario prefettizio arrivato a Palazzo comunale dopo i saluti di Francesco Pirani.

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