E’ pronta a Villanova la ‘casa delle mamme’, un alloggio che potrà dare ospitalità a mamme e figli minori rimasti senza casa per difficoltà economiche.
L’immobile, di proprietà comunale, è stato ristrutturato e arredato nell’ambito del progetto Housing Restart, grazie a un contributo regionale di 100mila euro.
Ieri, il sindaco Stefania Signorini e l’assessore alle Politiche sociali Ilenia Orologio hanno fatto un sopralluogo nell’appartamento «ampio 80 metri quadri – rende noto il Comune – e suddiviso in due grandi camere, area giorno con cucina e soggiorno, bagno e ripostiglio. In una stanza ci sono due posti letto (una mamma e un figlio), nell’altra tre, mentre bagno (completo di lavatrice), cucina e soggiorno potranno essere utilizzati da entrambi i nuclei. L’alloggio dispone anche di una grande terrazza».
Attraverso il progetto Housing Restart l’amministrazione «potrà dare risposte immediate alle emergenze abitative di due nuclei familiari composti da donne e bambini. Il progetto garantisce infatti ospitalità immediata e sicura per i soggetti più fragili del nucleo familiare, cui garantisce un ambiente autonomo, permettendo al contempo la ricerca di una diversa sistemazione per il ricongiungimento dell’intero nucleo. L’alloggio vuole dare insomma alle famiglie, come dice il nome del progetto, la possibilità di ‘ripartire’ e superare difficoltà economiche temporanee».
«La casa delle mamme rientra in un progetto più ampio di attenzione alle fasce deboli – dice il sindaco Stefania Signorini – come la casa per persone con disabilità la cui realizzazione sta partendo in piazza Martiri delle Foibe. Entrambi traducono in atti concreti il nostro sostegno alle persone più fragili: diamo risposte a donne e minori con l’alloggio di Villanova e a persone con disabilità con la casa di Castelferretti, in tutti e due i casi permettendo agli ospiti di condurre una vita autonoma».
«La ‘Casa delle Mamme’ rappresenta un punto di ripartenza fondamentale per queste famiglie – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali Ilenia Orologio – . Offre loro un ambiente sicuro e accogliente in cui ricostruire la propria vita dopo momenti difficili. Questo progetto testimonia l’impegno dell’amministrazione comunale nel sostenere le persone più vulnerabili della nostra comunità, promuovendo inclusione sociale e solidarietà».
L’appartamento in questione si trova al primo piano di una palazzina facilmente accessibile, perché dispone di una rampa di accesso per persone con disabilità e di un ascensore. L’immobile, nelle vicinanze di servizi di prima necessità e della rete di mobilità urbana, risale ai primi anni’70.
L’idea che sta alla base del progetto ‘Housing Restart è nata durante i primi mesi di pandemia: le misure restrittive per il contenimento del contagio avevano comportato, in molte circostanze, la perdita del lavoro oppure l’impossibilità di trovarne uno, tanto che alcune famiglie sono dovute ricorrere a un forte indebitamento. Si sono aggravati in particolare i contesti di disagio già presenti, soprattutto in quei nuclei particolarmente vulnerabili per la presenza di soggetti fragili.
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