Magistratura marchigiana in lutto:
è morto l’ex procuratore Vincenzo Luzi
«Una persona di grande spessore»

CAMERINO - E' stato il magistrato che si è occupato della Tangentopoli locale. Ha diretto la procura della città ducale ed è stato procuratore aggiunto a Macerata. Si è spento oggi a 81 anni. L'amico Corrado Zucconi: «È una grande perdita per tutti noi. Una persona bellissima, sempre sorridente, positivo e disponibile». Tra le passioni la letteratura: ha pubblicato diverse opere, tra cui "Il Casino di Campagna"

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Vincenzo Luzi

di Monia Orazi

Lutto nella magistratura marchigiana: è morto Vincenzo Luzi, ultimo procuratore di Camerino e procuratore aggiunto a Macerata.

Si è spento nel pomeriggio di oggi all’ospedale di Torrette di Ancona l’ex magistrato e scrittore Vincenzo Luzi. Nato a Camerino il 24 febbraio 1944, aveva da poco compiuto 81 anni.

Il settore giudiziario marchigiano perde una figura di riferimento della magistratura regionale, che ha terminato la sua brillante carriera come sostituto procuratore generale alla Corte d’appello di Ancona. Luzi ha lasciato tanti ricordi nel sistema giudiziario locale, avendo ricoperto i ruoli di sostituto procuratore ad Ancona e Macerata, prima di diventare l’ultimo procuratore capo del tribunale di Camerino fino alla sua chiusura nel 2013. Nei primi anni Novanta era stato il magistrato che si era occupato del piano di ricostruzione di Ancona, la Tangentopoli marchigiana del caso Longarini.

«Ho sempre ritenuto che il circondario di Camerino dovesse essere ampliato perché da solo non sarebbe stato sufficiente. Ho proposto di unire il circondario di Fabriano, che inglobato con quello camerte potesse costituire un contesto territoriale più significativo per il tribunale», aveva affermato Luzi durante un incontro pubblico sulla riorganizzazione giudiziaria a difesa del tribunale di Camerino.

Luzi non ha mai abbandonato il suo impegno per il territorio, dedicandosi negli ultimi anni alla difesa dei servizi giudiziari nelle aree montane. Nel 2021 era diventato presidente dell’associazione «Domani. Conoscenza e sviluppo per Camerino», realtà apartitica volta alla promozione della «crescita civile e sociale» della città. In precedenza aveva collaborato con l’ex sindaco Sandro Sborgia, offrendo gratuitamente la sua competenza legale su temi riguardanti la ricostruzione.

«Era una persona di grande spessore – racconta con commozione l’avvocato Corrado Zucconi, amico di lunga data di Luzi -. Siamo molto legati a lui fin dai tempi dell’università con Carlo Francalancia e Giovanni Poeti. Lui ha studiato Giurisprudenza con me. Gli altri hanno seguito facoltà diverse, ma eravamo tutti studenti contemporaneamente e una comitiva fin da allora. Siamo rimasti sempre amici. L’ho frequentato anche per ragioni professionali. È stato procuratore a Camerino mentre ero presidente dell’Ordine degli avvocati. Siamo stati sempre vicini e legati. Anche dopo che è andato in pensione, ci siamo frequentati molto. È stato un grande dolore» ha concluso Zucconi.

L’ex primo cittadino Sborgia lo ricorda con parole toccanti: «È una grande perdita per tutti noi. Era una persona bellissima. Sempre sorridente, positivo e disponibile. Era molto legato alla città e agli amici storici, pieno d’affetto per il luogo dove trascorreva momenti felici. Aveva anche ristrutturato casa in località Strada affezionatissimo alla sua città. Una perdita enorme, è ricordato con affetto da tutti. Mi hanno chiamato in molti per esprimere il loro dolore. Non faceva mai mancare il suo sostegno e aiuto, sempre generoso e di buon cuore».

Oltre all’attività giuridica, Luzi coltivava una profonda passione per la letteratura. Ha pubblicato diverse opere, tra cui “Il Casino di Campagna”, romanzo storico dedicato alle vicende della marchesa Sparapani, contribuendo significativamente alla valorizzazione della storia locale. È stato inoltre più volte membro della giuria del premio letterario intitolato a Ugo Betti.

L’ex magistrato lascia i figli Alessandra, Francesca e Luigi e la moglie Raffaella. Il funerale non è ancora stato fissato.

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