Vertenza Imr, spiragli
di apertura dall’azienda
Il sindaco: «Cauto ottimismo» (Foto/video)

JESI – Oggi nel nuovo confronto tra azienda e sindacati è stata annunciata l'assegnazione di una commessa direttamente allo stabilimento di via Roncaglia con il graduale riassorbimento dei lavoratori che sarà completato nel 2027

 

Imr, novità per i lavoratori in presidio davanti allo stabilimento di via Roncaglia. Oggi dopo il nuovo confronto tra azienda e sindacati è emerso che il gruppo che ha acquisito l’ex Caterpillar di Jesi sarebbe disponibile a fare un passo indietro sugli esuberi annunciati a fine marzo, poi sostanziati nella procedura di licenziamento collettivo per 20 unità. A far cambiare l’orientamento sarebbe la nuova commessa comunicata ai sindacato che darebbe lavoro proprio allo stabilimento jesino a 95 lavoratori nei prossimi 2 anni (91 sono nel limbo, in attesa di ricollocazione). «Parliamo di cauto ottimismo perchè la procedura di mobilità è tata trasformata in una procedura unicamente volontaria che da la possibilità a chi vuole uscire di farlo. – spiega Sara Galassi (Cgil Fiom Marche) – Il nostro obiettivo però fin dall’inizio è stato di tenere questo sito aperto e su questo continuiamo a discutere. Oggi l’azienda ci ha annunciato  che ha preso una commessa che poterà su Jesi.  Oggi non siamo più nelle condizioni di decidere in nome e per conto dei lavoratori. Possiamo dire però a quelli che vogliono restare che lotteremo fino alla fine affinchè tutti rientrino».

Il presidio davanti ai cancelli dell’Imr di Jesi

Notizia accolta con un cauto ottimismo anche dall’Amministrazione comunale di Jesi che invita però a «mantenere alta l’attenzione». Oggi pomeriggio al presidio Imr erano presenti il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e il vice sindaco Samuele Animali che hanno preso atto delle novità comunicate dalla delegazione che ha partecipato all’incontro. «Il mantenimento dei livelli occupazionali nel piano industriale era il primo obiettivo da centrare. – si legge nel comunicato del Comune di Jesi – Il fatto che sia stata annunciata una nuova commessa assegnata direttamente allo stabilimento di Jesi – e dunque non proveniente da altri siti dell’azienda – segna un importante sviluppo, che permette un cauto ottimismo. Resta la nota meno lieta legata al fatto che il graduale riassorbimento dei lavoratori che sarà completato solo nel 2027, un tempo che richiede ulteriore cassa integrazione. Su questo e sulla opportunità che possa essere riconosciuta una integrazione l’Amministrazione comunale sarà al fianco dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, confermando altresì il proprio impegno a seguire da vicino l’intera vertenza in ogni sede istituzionale finché anche l’ultimo dei lavoratori non sarà stato reintegrato».

 

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