«Tagli del 70% alle Province
per la manutenzione delle strade:
misura scandalosa del Governo»

RABBIA UPI - La regione passa da circa 20 milioni di dotazione (2025-2026) a circa 6 milioni. La Provincia di Ancona ha quattro progetti in fase di approvazione pari all’intero finanziamento dell’anno 2025. Si era vista assegnare oltre 4,6 milioni (4.645.871) per gli anni 2025-2026, ora si ritrova con 1.393.761, con un taglio di 3.252.110 di euro. Giuseppe Paolini: « Non possiamo più fare nemmeno la manutenzione ordinaria e la sicurezza dei cittadini è a rischio»

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Giuseppe Paolini

«Sulle strade sicurezza a repentaglio, il Governo taglierà il 70% ai fondi sulla manutenzione delle provinciali». Così l’Unione province italiane (Upi) Marche e Nazionale. La mannaia sulle risorse destinate ai programmi di investimento che erano stati assegnati alle Province è arrivata con la Legge di Bilancio e con il Decreto Milleproroghe.

«Le Marche passano da una dotazione di circa 20 milioni per il periodo 2025-2026 ad una di circa 6 milioni – dice Upi Marche -. Mentre per il quadriennio 2025-2028 le risorse vengono dimezzate da 50 milioni 298mila euro a 26 milioni. E per il 2029 sono addirittura azzerate. Risorse già assegnate e destinate ad investimenti già previsti che vanno a bloccare cantieri avviati. Molte strade rischiano di dover essere chiuse, in particolare nelle aree interne, non potendo essere messe in sicurezza, tagliando fuori dalle vie di comunicazione interi territori». Nel Maceratese con 14 interventi programmati, 5 conclusi e 9 avviati, per 2,3 milioni e si vedrebbe ridotto il budget da 4,6 milioni a 1,4.   

Il presidente dell’Upi Marche, Giuseppe Paolini: «Una misura del genere è scandalosa, ancora di più poiché interviene a metà dell’esercizio finanziario, quando già molti cantieri sono avviati o in procinto di esserlo. È una mazzata ulteriore, che si somma alle pesantissime e precedenti decurtazioni che già ci hanno duramente colpito. In questa situazione – prosegue non possiamo più fare nemmeno la manutenzione ordinaria e la sicurezza dei cittadini è a rischio. Evidentemente le intervallive non interessano a chi abita a Roma. Poi si parla di ripopolare i borghi, ma come si fa senza strade?».

Poi Upi fa il quadro per le province delle Marche. La Provincia di Ancona ha quattro progetti in fase di approvazione pari all’intero finanziamento dell’anno 2025. Si era vista assegnare oltre 4,6 milioni (4.645.871) per gli anni 2025-2026, ora si ritrova con 1.393.761, con un taglio di 3.252.110 di euro. La provincia di Macerata ha in programma 14 interventi per circa 2,3 milioni. Tutti gli interventi sono stati appaltati, 5 conclusi e 9 avviati. Le risorse quindi sono già state spese. La Provincia poteva contare su uno stanziamento di 4.677.808, il taglio previsto è di 3.274.465, non resterebbero dunque che 1.403.342. La Provincia di Pesaro e Urbino nel 2025 ha realizzato due interventi per 840mila euro: uno è in fase di ultimazione, per l’altro i lavori sono conclusi e liquidati. Sono in itinere, con gara effettuata e in fase di stipula, altri due interventi per 680mila euro. In questo modo lo Stato non garantisce la copertura finanziaria di quanto già sostenuto per la manutenzione viaria. La Provincia poteva, infatti contare su 4.695.064, ora su 1.408.519, con un taglio di 3.286.545 di euro. La Provincia di Fermo si è trovata costretta a non avviare interventi previsti dato il taglio prospettato di oltre 2 milioni (2.003.071) su 2.861.530, rimanendo dunque con poco più di 850mila euro (858.459).

La Provincia di Ascoli ha un progetto in cui sono ricomprese più strade per un importo di 1 milione e 600mila euro in fase di approvazione, poteva contare su 3.239.111, mentre ora su meno di un milione (971.733 euro), con un taglio di 2.267.378. «Si tratta di un vero e proprio stato di crisi che colpisce, paradossalmente, le Province più efficaci ed efficienti, che hanno prontamente effettuato gli interventi necessari e che si trovano impossibilitate ad effettuare una rimodulazione degli interventi conclusi – dice Upi -. Una crisi su cui da mesi chiediamo risposte al ministero dei Trasporti e delle infrastrutture guidato da Matteo Salvini. L’Assemblea dei Presidenti di Provincia riunitasi lo scorso 15 maggio ha preso atto della situazione drammatica e ha dato mandato al Presidente nazionale Pasquale Gandolfi di sollecitare il ministro perché si apra un tavolo di crisi al Dicastero».

 

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