Tempio crematorio, prorogati
i termini per la presentazione
del progetto esecutivo

ANCONA - Il dirigente dell’Area Opere Pubbliche e Protezione Civile del Comune ha stabilito che il 16 giugno prossimo è la nuova data per la consegna della progettazione. Il 10 giugno intanto una delegazione del Comitato 'Aria Nostra' all’incontro con il sindaco Daniele Silvetti

Gli striscioni di protesta comparsi ad Ancona nei giorni scorsi e subito rimossi

 

Impianto di cremazione da costruire al cimitero di Tavernelle, slittano i termini per la presentazione del progetto esecutivo. Il dirigente dell’Area Opere Pubbliche e Protezione Civile del Comune di Ancona ha infatti autorizzato una proroga di 18 giorni «naturali e consecutivi, limitatamente alla sola fase di progettazione esecutiva relativa all’appalto integrato per il nuovo impianto di cremazione presso il cimitero di Tavernelle… a condizione che l’operatore economico affidatario non ne tragga motivi atti ad avanzare diritti o pretese di sorta in contrasto con le condizioni contrattuali» si legge nella determina dirigenziale firmata il 26 maggio scorso. Il nuovo termine per la consegna della progettazione esecutiva, che era attesa per fine maggio, è stato ora stabilito al 16 giugno prossimo. Verosimilmente potrebbe essere procrastinata anche la data di avvio del cantiere prevista tra poche settimane.

Nel frattempo sta per concludersi la raccolta di firme con la petizione promossa dal Comitato ‘Aria Nostra’ per contrastare la realizzazione dell’impianto. Attualmente è stata toccata quota quasi 3.000 sottoscrizioni ma c’è ancora tempo per aumentarle. Il 10 giugno un delegazione del Comitato dovrebbe incontrare il sindaco Daniele Silvetti per esprimergli de visu tutte le perplessità già enunciate sulla potenzialità inquinanti del tempio crematorio. Nei giorni scorsi in vari angoli della città sono comparsi striscioni di protesta.

Riguardo al progetto, l’indicazione dell’esecutivo comunale è quella di garantire l’armonizzazione con l’attuale sala del commiato. L’appalto sarà gestito in due lotti prestazionali: uno che riguarderà i lavori con appalto integrato (progettazione esecutiva e lavori) e l’altro che sarà relativo alla fornitura dell’impianto con posa in opera destinato alle ditte produttrici attraverso una gara europea. Se non si manifesteranno intralci, cantiere lavori e collaudo dell’opera, un’operazione da 2,5 milioni di euro circa, dovrebbero essere conclusi al massimo per la prima metà del 2026. Il progetto prevede un giardino della memoria, cioè un’area destinata alla dispersione delle ceneri nei vari elementi naturali (come acqua e vegetazione a prato), attualmente non presente, che consentirebbe di riqualificare sia l’area circostante sia il viale di collegamento con l’ingresso principale (ingresso nord).

(Redazione CA)

 

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