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Crisi Cooss Marche, l’Usb
proclama lo stato di agitazione

ANCONA - La mobilitazione decisa durante l'assemblea con i delegati dell’Unione Sindacale di Base. Sarà anche chiesto un incontro urgente al neo presidente della Regione Marche

Una manifestazione di mobilitazione dei lavoratori della Cooss Marche promossa da Usb

 

Usb proclama lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori Cooss Marche. Durante l’assemblea Usb svoltasi lo scorso 14 ottobre, i delegati dell’Unione Sindacale di Base hanno riferito ai lavoratori degli incontri intercorsi con la stessa Cooss e i rappresentanti della precedente giunta della Regione Marche.«Ad oggi – fa sapere una nota dell’Usb di Ancona – non è intervenuta alcuna modifica della situazione determinata della contestata delibera dell’assemblea dei soci della cooperativa del 30 giugno scorso. L’assemblea, molto partecipata, è stata anche momento di confronto e valutazione con le lavoratrici e lavoratori presenti rispetto alla proposta che è stata presentata in Prefettura e consegnata da Cgil-Cisl-Uil ai lavoratori con 3 controproposte che, dopo ampia discussione, sono state valutate dall’assemblea Usb tutte inaccettabili, dato che a perdere in tutti i casi sono sempre le lavoratrici e lavoratori». L’Usb ritiene inoltre inaccettabile che le proposte di tagli al salario e ai diritti «vengano fatte ai lavoratori dalle organizzazioni sindacali, sollevando la Cooss Marche dalle proprie responsabilità. Un gioco delle tre carte a cui a perdere sono sempre i lavoratori. Perciò l’assemblea Usb ha deciso, insieme a lavoratori e lavoratrici, l’apertura dello stato di agitazione, che si rende necessario per tutelare salario, diritti e dignità dei lavoratori, e per ribadire ancora una volta il ritiro della delibera alla cooperativa e l’internalizzazione dei servizi e dei lavoratori agli enti pubblici che, lo ricordiamo, svolgono servizi pubblici. Usb ribadisce con forza che il piano dalla cooperativa che impone il taglio di salario e diritti è del tutto inaccettabile, poiché scarica il rischio d’impresa e le criticità determinate dall’emergenza Covid sui già magri salari di lavoratrici e lavoratori, riconfermando la richiesta di ritiro della Delibera. Contestualmente Usb chiederà incontro urgente al neo presidente della Regione Marche e a tutti gli enti committenti».

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