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Ampliamento Fincantieri,
prima mossa dell’azienda:
40 milioni per il progetto

ANCONA - Il gruppo navalmeccanico mette a bilancio le risorse per la realizzazione del nuovo bacino e chiede la concessione quarantennale per ulteriori spazi a terra ed in mare

 

Il ministro alle Infrastrutture Delrio ed il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Giampieri, nella giornata della firma del Lungomare Nord

 

di Agnese Carnevali

Fincantieri chiede altri 7mila metri quadrati di aree e specchi d’acqua nel porto di Ancona e mette sul tavolo 40 milioni per l’avvio del progetto di ampliamento del bacino dello stabilimento dorico. Fincantieri fa così la prima mossa, dopo l’annuncio dell’ad del gruppo navalmeccanico, Giuseppe Bono, ad Ancona il giorno del varo di Viking Orion sulle possibilità di potenziamento dell’Arsenale e la disponibilità al progetto mostrata dal ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio il giorno della sua visita nel capoluogo per la firma del Lungomare Nord.

Con una lettera all’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, la direzione di Fincantieri ha chiesto il rinnovo per 40 anni della concessione sugli attuali spazi che l’azienda già utilizza (in scadenza nel 2022): ovvero 270mila metri quadrati di aree a terra e specchi acquei, più ulteriori spazi per 7mila metri quadrati di aree e specchi d’acqua per “razionalizzazione, ammodernamento e sviluppo del cantiere navale di Ancona”, si legge nella domanda indirizzata all’Adsp. Una richiesta che di fatto conferma ed ufficializza, mettendola nero su bianco, la volontà del gruppo ad avviare il progetto di ampliamento del bacino dello stabilimento dorico. E Fincantieri mette sul tavolo anche le risorse per finanziare parte dell’opera: 40 milioni iscritti nel bilancio preventivo per un intervento da circa 100 milioni.

Giuseppe Bono

L’operazione, così come annunciato da Bono, consentirebbe di costruire navi di 300 metri, più grandi di quelle realizzate attualmente ad Ancona, di assicurare l’operatività dell’Arsenale almeno fino al 2030 e di creare circa mille posti di lavoro in più. L’interesse per l’investimento era stato svelato dall’ad del gruppo lo scorso 29 settembre, durante il varo di Viking Orion, l’ultima della flotta della compagnia norvegese. Interesse ribadito dal manager in un video messaggio il 12 ottobre, in occasione della visita in città del ministro Delrio per la firma del Lungomare Nord. «I privati facciano concretamente la loro parte ed il Governo sosterrà il progetto» aveva dichiarato in quella circostanza il titolare delle Infrastrutture. Fincantieri ora fa il passo: richiesta della concessione e 40 milioni a bilancio. Per far partire la costruzione dell’infrastruttura servono altri 6o milioni, la quota che dovrebbe corrispondere lo Stato e per la quale Delrio aveva dato assicurazioni. Ma il momento è delicato, con la legislatura chiusa ed il voto il prossimo 4 marzo. Le relazioni tra le istituzioni, però, non si interrompono, possibile un nuovo incontro la prossima settimana. La posta in gioco è alta: non perdere l’opportunità di sviluppo del cantiere -impensabile solo alcuni anni fa, quando si parlava di suo smantellamento e si lottava per la sua sopravvivenza – e con esso del porto.

 

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