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Negozi Conad: vertice in regione
tra sindacati e capigruppo consiliari

ANCONA - Nell'incontro voluto dal presidente del Consiglio Mastrovincenzo, stamattina le rappresentanze di Filcams - Cgil, Fisascat - Cisl e Uitltucs - Uil hanno fatto il punto su una situazione estremamente complessa e dagli esiti incerti, che nelle Marche va ad interessare 1673 dipendenti

il vertice di stamnattina tra sindacati e capigruppo consiliari in Regione sulla vicenda Conad

 

Vicenda negozi Conad: i sindacati incontrano i capigruppo regionali per fare il punto su una situazione estremamente complessa e dagli esiti incerti, che nelle Marche va ad interessare 1673 dipendenti. L’incontro dei capigruppo consiliari con le rappresentanze sindacali (Filcams – Cgil, Fisascat – Cisl e Uitltucs – Uil) si è svolto stamattina in Regione per capire a che punto è arrivata la trattativa sull’acquisizione del gruppo Auchan – Sma – Simply da parte di Conad. Il summit è stato convocato dal presidente del Consiglio Antonio Mastrovincenzo ed ha registrato la partecipazione degli assessori Manuela Bora e Fabrizio Cesetti (assente per altri impegni l’assessore Bravi, che nelle scorse settimane ha seguito direttamente la vicenda). Già lo scorso novembre l’Assemblea legislativa aveva approvato all’unanimità una risoluzione affinchè fossero messe in atto tutte le iniziative atte a garantire la rete di vendita e la tutela dei livelli occupazionali. A tutt’oggi la situazione si presenta estremamente complessa sia a livello nazionale che regionale, anche alla luce dell’ultimo intervento antitrust.

Sull’operazione di concentrazione Conad/Auchan è  infatti intervenuta anche l’Agcm, l’autorità antitrust, che con l’avvio di un’istruttoria ha contestato all’acquirente delle rete di punti vendita 147 sovrapposizioni in mercati locali della vendita al dettaglio, in prevalenza nel Centro (anche nelle Marche) e Sud Italia. Nelle Marche le incertezze vanno ad interessare 1673 lavoratori, di cui 1487 nei 29 punti vendita, 117 nel deposito di Osimo e 69 nella sede di Ancona. La gestione complessiva è affidata a due cooperative, la Cia di Forlì che interviene nel Nord delle Marche e la “Conad Adriatico” nella parte meridionale della regione. Anche i numeri relativi agli eventuali esuberi non sono ancora stati stabiliti definitivamente, ma secondo i rappresentanti sindacali si potrebbero attestare sulle 484 unità. Le strutture per le quali sarebbe stato già ipotizzato il passaggio a Conad sono 11 in provincia di Ancona, 3 in quella di Pesaro, rispettivamente 2 per Fermo ed Ascoli Piceno, una per Macerata. C’è poi tutto l’indotto, sul cui futuro pesano incognite di diversa natura, con 71 punti vendita in franchising e 388 dipendenti.

Un confronto a tutto campo, con varie proposte lanciate dai presenti, raccolte nell’intervento finale dal presidente Mastrovincenzo.«In primo luogo – ha sottolineato – non possiamo che ribadire i contenuti della nostra risoluzione, dove si chiede al governo regionale di essere parte attiva in tutta la vertenza. Credo sia indispensabile, come emerso dal dibattito, sollecitare i nostri rappresentanti in Parlamento affinchè si attivino fin da subito nella ricerca di possibili soluzioni e, comunque, per contribuire a fare chiarezza nella complessità della situazione». In tal senso Mastrovincenzo ha anche annunciato una lettera al sottosegretario allo sviluppo economico, Alessia Morani, ed una sua richiesta per un confronto con la Conad, insieme agli assessori competenti, al fine di approfondire le diverse problematiche soprattutto sul versante delle tutele da garantire ai lavoratori.

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