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Piano Antenne 5G, il comitato
chiede di esaminare i documenti

OSIMO -Una delegazione dei “Cittadini di Osimo e Ancona sud per una tecnologia sicura e consapevole” è stata ricevuta dal sindaco per chiarire i motivi della mancata costituzione in giuudizio al Tar contro il ricorso di un gestore telefonico. Si procederà con l'accesso agli atti

 

Giovedì scorso, 5 novembre, una delegazione del comitato spontaneo “Cittadini di Osimo e Ancona sud per una tecnologia sicura e consapevole” è stata ricevuta dal sindaco del comune di Osimo, Simone Pugnaloni e dall’assessore all’Ambiente, Michela Glorio, per discutere dell’atto della sua Giunta con il quale delibera di non costituirsi e resistere in giudizio avverso il ricorso promosso presso il Tar delle Marche da una nota società di telefonia mobile e notificato al comune lo scorso 11 settembre 2020 e dello stato di avanzamento dei lavori per la copertura del territorio comunale con la fibra ottica. «Il sindaco ha motivato la decisione di non costituirsi avverso il ricorso di cui sopra per il fatto che l’articolo 38 del decreto legge 16 luglio 2020, numero 76 (il cosiddetto decreto Semplificazioni) ha posto un freno alle innumerevoli ordinanze firmate dai sindaci italiani con lo scopo di bloccare l’installazione delle reti 5G nei propri territori. – fa sapere una nota del comitato “Cittadini di Osimo e Ancona sud per una tecnologia sicura e consapevole”- Nello specifico, l’articolo 38 del decreto che detta “Misure di semplificazione per reti e servizi di comunicazioni elettroniche” prescrive la modifica delle disposizioni contenute nella legge numero 36 del 2001, in cui si delegava ai comuni la possibilità di scegliere se procedere o meno all’installazione delle antenne di telefonia mobile. Ci ha inoltre informati che l’udienza è stata posticipata al mese di gennaio 2021. L’assessore Glorio ci ha avvisato che l’amministrazione ha proceduto a designare un ingegnere esterno, Luca Fenucci, il quale sta facendo delle rilevazioni sulle antenne poste nel territorio comunale, in particolare quelle collocate in prossimità di edifici pubblici. Dietro consiglio dell’architetto Manuela Vecchietti, dirigente all’Urbanistica del Comune di Osimo, si sta provvedendo alla predisposizione di un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. All’interno di questo regolamento saranno inserite le planimetrie, nelle quali sono indicati i punti nei quali inserire le antenne (rotatorie, parcheggi, aree in prossimità dei cimiteri, ecc.). Per quanto concerne, infine, l’implementazione della fibra, il sindaco ha annunciato la novità relativa allo sviluppo della fibra attraverso i cavidotti dell’Astea. Tuttavia, ha ammesso che il progetto è ancora in fase larvale e che, comunque, la priorità del comune è il potenziamento della telefonia mobile.

La delegazione del comitato “Cittadini di Osimo e Ancona sud per una tecnologia sicura e consapevole”ha ritenuto sbagliata la decisione di non costituirsi parte civile avverso il ricorso promosso al Tar delle Marche, «perché il comune avrebbe potuto porre davanti al giudice amministrativo l’eccezione di incostituzionalità al cosiddetto decreto Semplificazioni, che toglie ai sindaci la prerogativa di vigilare sulla salute dei propri cittadini; ci rendiamo conto che questa non era una scelta facile per il primo cittadino di Osimo,- prosegue il comunicato – ma sarebbe stata una decisione coerente rispetto a quanto aveva fatto in precedenza e, se avesse fatto questa scelta, avrebbe potuto contare sull’appoggio e sul sostegno di tutta la cittadinanza, oltre che del nostro comitato; sarebbe inoltre stato opportuno, in questa difficile fase, cercare di creare un coordinamento tra tutti i comuni marchigiani che avevano adottato delibere restrittive o ostative sull’impianto di antenne 5G. Abbiamo inoltre ritenuto non sufficiente l’adozione del solo regolamento, annesso al piano urbanistico, poiché pensiamo che questo non sia vincolante per le compagnie telefoniche; sarebbe stato meglio adottare, invece, un piano delle antenne, che è uno strumento più idoneo ed efficace a garantire la salute dei cittadini». Il comitato si dice insoddisfatto «per quanto concerne lo stato di avanzamento dei lavori della fibra ottica; se il sindaco avesse dato seguito al suo impegno di procedere celermente nell’implementazione della fibra ottica, questo sarebbe stato un chiaro segnale politico della volontà di potenziare una tecnologia sicura e performante, piuttosto che una tecnologia, come il 5G, che non fa altro che aumentare l’inquinamento elettromagnetico». Il comitato spontaneo pertanto richiderà l’accesso agli atti amministrativi per poter esaminare e portare a conoscenza della cittadinanza il regolamento comunale e le planimetrie relative alla localizzazione delle antenne; i documenti ufficiali relativi allo stato di avanzamento dei lavori di copertura del territorio del comune con la fibra ottica; i dati ufficiali relativi alle rilevazioni delle onde elettromagnetiche nel territorio comunale fatte dal ingegner Fenucci».

 

Antenne 5G, il comitato: «Perchè il Comune non impugna al Tar il ricorso del gestore di telefonia?»

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