facebook rss

Gli studenti tornano sui banchi:
«Una parvenza di normalità,
finalmente di nuovo a scuola»

ANCONA - Emozioni e saluti come fosse ancora il giorno della prima campanella: «Tanta la voglia di rivedere i nostri compagni». La pioggia ha fatto sì che la maggior parte degli studenti raggiungessero il proprio istituto accompagnati dai genitori, dunque nessuna particolare criticità dal punto di vista dei trasporti

L’uscita dal Rinaldini

di Alberto Bignami (foto di Giusy Marinelli)

Dopo quasi tre mesi lontano dai banchi, con lezioni seguite via internet tramite il percorso dad, questa mattina gli studenti sono tornati a frequentare il proprio istituto. Quello che si pensava potesse essere il nodo dei trasporti, almeno per quanto concerne gli ingressi nelle scuole, non ha visto particolari problematiche. Molti sono stati infatti gli studenti accompagnati in auto dai genitori mentre chi è arrivato con il mezzo pubblico, ha riferito di non aver trovato «assembramenti, anzi tutt’altro».

Fermata del bus in via Martiri della Resistenza

La situazione fuori dal Liceo Rinaldini: immancabili i saluti tra le compagne di classe che non possono fare a meno di essere entusiaste perché «finalmente ci rivediamo – dice Michela -. In questo periodo ci siamo sentite solo tramite le videochiamate di whatsapp in privato, oppure quando facevamo le lezioni online». La voglia di tornare in classe, a riprendere le lezioni, è tanta. «L’unica cosa che rimpiangiamo – dice Roberta -, è il fatto di aver dovuto fare un’alzataccia che non ricordavamo più da tempo. Seguire le lezioni da casa era indubbiamente più comodo, ma di certo la voglia di rivedere i compagni di classe, dal vivo, era davvero tanta». «Il fatto di non riprendere la scuola come eravamo abituati prima, non ti dà l’idea di un vero e proprio ritorno alla normalità – spiega Federico – Lo stare vicini nello stesso banco, il parlare senza mascherina e tante altre cose che hanno ovviamente imposto le restrizioni anti Covid e che prima si potevano fare in tutta tranquillità, sembrano davvero situazioni lontane anni luce ma forse ciò è accentuato dal fatto che siamo anche stati sempre a casa e così i tempi, le ore, sembravano più lunghi così come le giornate erano quasi interminabili. Oggi, ad esempio – prosegue –, anche solo uscendo di casa e venire fin qui, dà un’idea maggiore di come trascorra diversamente dal solito la mattinata. Sarebbe davvero bello poter tornare a scuola come era fino al 2019; soprattutto anche perché, seguire le lezioni a distanza non è proprio facile in modo particolare con alcune materie che sono già difficili quando le si segue in aula. In classe poi – conclude – la differenza sta nel fatto che il professore può essere interrotto più facilmente che non utilizzando la webcam». Attualmente, i rientri nelle scuole avverranno con turnazioni su base settimanale che vedranno un periodo di lezioni in presenza, e uno a distanza.

Ingresso del Liceo Rinaldini

Torrette, ragazzi verso l’Itis

Turnazione, bus prenotabili e fermate ‘allargate’: gli studenti tornano in aula

Le scuola torna in presenza, Acquaroli: «Speriamo sia un primo passo verso la normalità»

Ritorno a scuola, Mancinelli: «Servono risorse per la sicurezza, altrimenti non ce la faremo»

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X