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‘Orizzonte Fabriano – Mission 2030’,
il progetto di Confindustria

LAVORO - L'associazione degli industriali con un questionario cerca di far luce sulle prospettive future offerte ai giovani e alle attività produttive dell'entroterra montano

Federica Capriotti

 

 

Che futuro per il territorio fabrianese? Quali prospettive? Quali i punti di forza e di debolezza? Come lo vivono i giovani? Domande importanti a cui vuole rispondere il Comitato territoriale del Fabrianese di Confindustria Ancona con il progetto Orizzonte Fabriano – Mission 2030. «Per trovare le risposte bisogna fare le domande – ha detto Federica Capriotti, presidente del Comitato – Ed è quello che stiamo facendo, attraverso due questionari, il primo rivolto alle attività produttive, il secondo ai giovani. Confindustria non è nuova a questo genere di indagini: già nel 2010 e nel 2014 abbiamo realizzato i due progetti Orizzonte Fabriano ed Orizzonte Fabriano 2». Da quelle indagini erano emerse informazioni di grande importanza non solo per la rappresentazione del mondo imprenditoriale del periodo, ma anche per delineare scenari futuri. In entrambi i casi l’analisi complessiva delle dinamiche e degli strumenti d’innovazione erano al centro della ricerca, delineando un quadro utile per le aziende stesse ma anche per chi avesse voluto raccogliere indicazioni per creare nuove imprese. Nella seconda edizione venivano anche trattate le tematiche riguardanti l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, le nuove prassi nelle vendite ed i fabbisogni professionali e formativi delle aziende.

«E’ giunto il momento di ripensare a nuovi equilibri e soprattutto a nuovi modelli sostenibili, partendo da quel genius loci, che noi stessi abbiamo riscoperto con orgoglio in occasione della mostra Fabriano Industry Elements: ecco perché per questa nuova indagine abbiamo voluto un orizzonte più ampio con l’obiettivo di delineare un quadro utile per chi vorrà individuare nuove opportunità per creare prodotti o servizi con una visione circolare al cui centro c’è l’impresa umana del futuro. Due questionari dunque, che partiranno in contemporanea. Il primo, destinato alle aziende, si focalizza sulla visione del futuro, sugli investimenti in programma, sulle esigenze e su come il territorio viene percepito in termini di presenza di eccellenze, di punti di forza e di debolezza. Ai giovani verrà chiesto quali sono le loro paure, su chi ripongono la loro fiducia, qual è il lavoro dei sogni, quali sono i personaggi pubblici a cui si ispirano e infine quali sono le loro aspettative sul territorio.Siamo certi che raccoglieremo informazioni importanti – ha concluso la Capriotti – che saranno elaborate e condivise con tutto il territorio per delineare insieme il nostro futuro».

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