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Olimpiadi, il bilancio degli anconetani:
estasi Gimbo Tamberi
Stop ai quarti per i cestisti

TOKYO 2020 - Una settimana fa l'impresa di Half Shave nel salto in alto con la conquista della medaglia d'oro. Alessandro Pajola e Achille Polonara sono stati sconfitti nel basket dalla Francia. Il giovanissimo Tommaso Marini, riserva della nazionale di scherma, non è riuscito a debuttare

Tamberi con la medaglia d’oro (Ph. Italia Team)

 

Ultimo giorno di Olimpiadi, tempo di bilanci per la spedizione degli atleti anconetani. La soddisfazione più grande è arrivata una settimana fa da Gimbo Tamberi, oro nel salto in alto. Una medaglia condivisa – grazie al salto da 2,37 metri – con l’avversario e l’amico di sempre: il qatariota Mutaz Barshim. Il primo posto ex aequo, deciso con quell’abbraccio spontaneo tra i due atleti, ha probabilmente regalato una delle pagine sportive più belle di queste Olimpiadi, e non solo. «E’ stato un atto d’amore reciproco, nessuno voleva togliere all’altro il sogno più grande della propria vita» ha detto Gimbo una volta rientrato in Italia. Festa grande all’aeroporto di Fiumicino al suo arrivo, con cori da stadio, abbracci e selfie. Giovedì scorso, tappa con le istituzioni al Palaindoor di Ancona, il palazzetto della Montagnola dove Gimbo si allena solitamente d’inverno. Ora, «un paio di mesi di pausa, tante lasagne e cannoli». L’esperienza giapponese è invece terminata ai quarti di finale per i cestisti Achille Polonara e Alessandro Pajola (campione d’Italia con la sua Virtus).

Alessandro Pajola (ph. FB)

Nonostante un cammino eccezionale, l’Italbasket si è dovuta arrendere 75-84 al termine della partita giocata contro la Francia. «Esperienza indimenticabile, grazie a tutti» ha scritto Pajola dopo la sconfitta sui social. Gli ha fatto eco Polonara, anche lui cresciuto nel club della Stamura come il compagno di squadra: «Il nostro sogno finisce oggi purtroppo! Fiero di aver passato un estate meravigliosa con questo gruppo di combattenti, di giocatori fortissimi». L’Italbasket mancava dalle Olimpiadi da 17 anni. Breve l’esperienza in Giappone del giovane fiorettista Tommaso Marini, andato a Tokyo come riserva della nazionale italiana di scherma. Una spedizione, per la specialità tanto cara agli jesini, non proprio fortunata, considerando la “pioggia di medaglie” a cui gli atleti avevano abituato gli italiani. Marini, esponente delle Fiamme Oro e tesserato con il Club Scherma Jesi, non è riuscito a debuttare. Ritenterà, probabilmente, tra tre anni, a Parigi 2024. Prima della partenza degli atleti, l’amministrazione comunale aveva fatto sentire la carica della città affiggendo dei manifesti con scritto: “La vostra città sogna con voi”.

(fe.ser)

Achille Polonara (ph- FB)

Tommaso Marini

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