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Comitato Cna Balneari Senigallia:
«Aperto il confronto
con la Regione e il Comune»

 BOLKESTEIN - Il referente Giacomo Mugianesi ha già programmato due incontri: «E' urgente parlare dei disagi che si creeranno al settore turistico considerando soprattutto le famiglie e dipendenti che lavorano con dedizione creando valore aggiunto alle realtà costiere»

La spiaggia di Senigallia

 

 Direttiva Bolkestein, balneari preoccupati per il futuro. Si è costituito oggi il Comitato Cna Balneari di Senigallia ed è nato subito il primo confronto ricco di proposte e di preoccupazioni sulle sorti del settore. Dopo la riunione nazionale dei balneari nel quale i vertici associativi hanno illustrato quanto emerso dagli incontri con tutti i gruppi parlamentari si è subito parlato di proposte da condividere con la politica, a tutti i livelli. «Le imprese balneari stanno sollecitando Governo e forse politiche territoriali ad avviare un confronto per definire in tempi rapidi una riforma del demanio individuando il giusto equilibrio tra i principi della concorrenza e la doverosa tutela degli attuali concessionari – – dichiara Giacomo Mugianesi. referente territoriale Cna Balneari Ancona– . Siamo fermamente convinti che solo così si potrà trovare una soluzione per salvaguardare la categoria e il sistema turistico italiano».

Il gruppo appena costituito ha già delineato due incontri con le forze politiche, il 13 dicembre con il Comune di Senigallia ed è previsto, da confermare, per il 14 con la Regione. Le sigle sindacali chiederanno anche un incontro con il Governo per portare sul tavolo le proposte discusse nelle varie sedi nazionali, regionali e provinciali da tutte le associazioni di categoria che rappresentano oltre 30.000 imprese balneari e un Pil del 7%. «E’ urgente parlare dei disagi che si creeranno al settore turistico considerando anche tutto l’indotto, ma soprattutto alle famiglie e dipendenti che lavorano con dedizione creando quel valore aggiunto alle città italiane a vocazione balneare – prosegue Mugianesi –. A breve incontreremo anche gli amministratori regionali e comunali che sono colpiti dalla delibera e che avranno enormi difficoltà di gestione delle concessioni demaniali».

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