facebook rss

Musica rap da un casolare abbandonato:
sequestrati 2,5 chili di cannabis

CUPRAMONTANA - I carabinieri hanno raggiunto l'edificio trovando all'interno 3 persone. Rinvenuta la sostanza stupefacente, ai militari è stato spiegato che veniva coltivata per le industrie farmaceutiche ma le analisi hanno confermato un eccessivo Thc facendo scattare una denuncia e due segnalazioni

La Stazione dei carabinieri di Cupramontana

Durante un servizio di controllo del territorio hanno sentito della musica rap, ad alto volume, provenire da una casa colonica isolata che, inoltre, doveva essere disabitata.
I carabinieri del Comando Stazione di Cupramontana hanno quindi raggiunto l’edificio percorrendo una strada sterrata. Arrivati all’uscio, la porta è stata aperta solo dopo che i militari avevano bussato con insistenza. Ad aprirla, è stato un 30enne di Cupramontana dicendo di essere l’affittuario
Dalla casa, allo stesso tempo, è però uscito un forte odore di marijuana. I carabinieri sono quindi entrati trovando altre due persone maggiorenni.
Immediatamente si è proceduto a una perquisizione sia locale che personale, a seguito della quale è stato trovato un sacco di plastica colmo di sostanza stupefacente consistente in “infiorescenze” di cannabis e foglie già secche e tagliate dal fusto, per un peso netto pari a 2,49 chili.
Trovato anche un bilancino elettronico di precisione perfettamente funzionante. Il tutto è stato sequestrato.
Il 30enne, ascoltato dai carabinieri, ha riferito che la sostanza stupefacente trovata era di sua esclusiva proprietà e nella sua unica disponibilità, dicendo poi di essere il titolare di ditta agricola, addetta alla coltivazione di farmaceutici e spezie. In questo modo ha giustificato la presenza delle infiorescenze come Cannabis Sativa Light da lui coltivata; mentre il bilancino serviva all’uso personale che ne avrebbe fatto, insieme agli amici, per testarne la qualità necessaria a creare una “grappa con infuso di marijuana”.
Raccolta la dichiarazione, i carabinieri hanno informato l’autorità giudiziaria che, a scanso di equivoci, ha disposto l’analisi della sostanza stupefacente da parte del laboratorio di Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Ancona.
Le analisi hanno consentito di accertare che il valore del Tetraidrocannabinolo ‘Thc’ era però decisamente superiore al massimo consentito dalla legge che regola la coltivazione della filiera agroindustriale della canapa.
Altri accertamenti sono in corso per verificare la completezza e la veridicità delle autorizzazioni in possesso del giovane agricoltore che è stato denunciato in stato di libertà per i reati di: produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e psicotrope. Gli altri due ragazzi presenti sono stati segnalati per uso personale di sostanza stupefacente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X