«“Migliorare l’utilizzo degli spazi pubblici e rendere il centro più vivibile“: queste le motivazioni addotte dall’Amministrazione comunale di Castelfidardo nell’ordinanza di chiusura di piazza della Repubblica. Come se bastasse mettere un divieto per rendere vivo e fruibile un luogo. Come se togliendo le auto le persone si riversassero in automatico lungo le vie del centro. Una scelta incomprensibile, unilaterale, assunta senza un minimo di confronto e condivisione». Il commento, come contributo al dibattito, arriva dalla lista d’opposizione Solidarietà Popolare. In via sperimentale il Comune ha deciso di lasciare i divieti di sosta e di transito fino al 31 gennaio, dopo gli eventi delle festività natalizie che hanno precluso questo spazio centralissimo della città al traffico.
«Un atto che, tra l’altro, presenta un’evidente discrasia: è datato 19 gennaio ma dispone la pedonalizzazione della piazza a partire dal 15 gennaio, in maniera retroattiva e dissonante rispetto ai cartelli apposti che addirittura citano l’11 gennaio come inizio delle disposizioni. – prosegue il comunicato di Sp – Ci chiediamo come si possano prendere certe decisioni senza consultare i commercianti che, con le loro attività, sono i principali attrattori del centro. Ci chiediamo come si possa pensare di chiudere tutto senza comunicarlo per tempo ai cittadini, senza organizzare o programmare nulla. E soprattutto ci chiediamo perché farlo ora, dopo le feste natalizie e in un momento di ritorno dei contagi. A fronte di tutto ciò e delle lamentele di tanti in questi giorni, l’unica risposta fino ad ora avuta è il silenzio. Che si abbia il coraggio, almeno, di spiegare e, se necessario, di tornare indietro».
«Bene l’isola pedonale nei week end ma il provvedimento va condiviso»
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