Il caldo opprimente di questi giorni non ha risparmiato neppure il country hospital di Castelfidardo, dove in stanze non servite da alcun impianto di climatizzazione è ricoverata una quarantina di paziente fragili. In questi giorni i degenti che vivono una condizione di sofferenza legata alla malattia e spesso all’impossibilità di alzarsi dal letto, nella migliore delle ipotesi ricevono un po’ di refrigerio da qualche ventilatore, dalle inconsistenti correnti d’aria favorite da porte e finestre lasciate aperte. Sudano e boccheggiano in camere dove il termometro supera i 30°, in sintonia con le temperature all’esterno. Un’assenza del comfort più basilare che in questi giorni di afa ha creato disagi anche al personale della struttura sanitaria e che ha mandato in quota i reclami di chi è ricoverato e di chi fa assistenza, a cominciare dai familiari dei pazienti.
Della questione annosa si era già occupato il sindaco Roberto Ascani (M5S) che a febbraio aveva formalizzato la richiesta di istallazione di condizionatori d’aria per la struttura, nell’ambito della Conferenza dei sindaci dell’Area Vasta 2, ma anche la vice presidente della Commissione sanità regionale, Simona Lupini. Il consigliere comunale di opposizione Marco Cingolani (FdI) in questi giorni, raccogliendo le proteste dei familiari dei ricoverati è tornato a definire «una colpa grave quella di non avere ancora un impianto di climatizzazione.- ha scritto sui social – Lo abbiamo segnalato più volte, anche la scorsa settimana con il consigliere regionale Marco Ausili. Il prossimo anno ci sarà l’aria condizionata, a costo di incatenarmi davanti l’ospedale per tutta l’estate. Non è possibile, con queste temperature e con persone che soffrono, farli morire di caldo».
Un problema che però adesso sembra vicino alla soluzione-tampone. «Domani verranno acquistati e installati dei condizionatori ‘pinguino’ per le stanze del sottotetto per mitigare le temperature» comunic l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini. L’ex ospedale di via XXV Aprile ospita infatti non solo la Rsa, ma anche il Country Hopital, un ricovero a tutti gli effetti per persone che non hanno necessità della presenza fissa del medico per urgenze o patologie acute, ma che diversamente non potrebbero essere curati a domicilio, per esempio perché necessitano di somministrazioni continue di farmaci con flebo o per via endovenosa.
Lo stesso assessore regionale conferma di essere stato interessato della vicenda dal sindaco di Castelfidardo Ascani, e dal vice sindaco Andrea Marconi anche nella più recente Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 2 sulla riforma della Legge 13 ad Ancona, «anche dal consigliere regionale Mirko Bilo’ con i consiglieri del Comune dell’Anconetano. L’Asur in realtà aveva già programmato l’installazione di un nuovo sistema refrigerante, in sostituzione di un impianto che attualmente garantisce solamente ricambio d’aria. – spiega Filippo Saltamartini – Tuttavia sono state riscontrate criticità poiché l’attuale cabina elettrica non sorregge il carico dell’impianto, per cui sarà necessario un potenziamento da parte dell’Enel. Problema, questo, non certo degli ultimi mesi e risolvibile in qualche giorno. Da domani però i tecnici interverranno presso la struttura per garantire la predisposizione di tutto il necessario per installare i condizionatori pinguino» assicura Filippo Saltamartini.
Fabriano e Macerata le più calde, martedì attesa pioggia nelle aree interne
«Alla Casa della Salute serve un nuovo mammografo e un climatizzazione per la Rsa»
Castelfidardo, le richieste all’Asur: «Medico sportivo, mammografo e impianto di climatizzazione»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati