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Elica, 128 uscite volontarie:
va avanti con modifiche ai tempi
il piano di reindustrializzazione

FABRIANO - Il vertici della ùmultinazionale hanno incontrato il coordinamenro sindacale per fare il punto sul piano industriale. Fino alle ferie di agosto, continua ad essere previsto l’assetto ad 8 ore ma nelle prossime settimane le parti si rivedranno per confrontarsi sull’eventuale apertura del contratto di solidarietà

Uno degli stabilimento Elica (foto d’archivio)

 

Venerdì scorso,1 luglio, si è svolto l’incontro presso la sede di Confindustria tra le organizzazioni sindacali ed il management di Elica, per fare il punto sul piano industriale e sull’andamento dell’azienda. «Nella giornata odierna si sono svolte le assemblee informative con le lavoratrici ed i lavoratori. – fa sapere il coordinamento sindacale del gruppo Elica –  Ad oggi hanno aderito al piano di incentivazione 128 persone, di cui 110 già uscite e 18 che usciranno entro la fine di ottobre; a questo si aggiungono le persone che hanno manifestato interesse per il progetto di re industrializzazione, delle quali una parte ha già ricevuto feed back positivo da parte di Ariston. Il piano industriale sta andando avanti, anche se con qualche modifica nei tempi previsti. La parte più importante del reshoring della cappe di alto di gamma è gia stato effettuato e mancano solo quei modelli che contano meno volumi produttivi: questo obbliga lo stabilimento a rivedere completamente l’organizzazione del lavoro e le rappresentanze dei lavoratori stanno svolgendo un ruolo pro attivo in questa delicata fase. L’integrazione con lo stabilimento di Cerreto d’Esi sta procedendo e sarà completato con un paio di mesi di ritardo ( entro la fine di novembre ) ma la parte produttiva, prevalentemente la linea di Tesla , è già operativa e si aspetta l’arrivo della seconda linea, ossia quei modelli attualmente in produzione in Polonia ma che entro fine anno integreranno i volumi di Mergo».

Particolare attenzione si pone sui nuovi prodotti presentati ad Eurocucina2022 che l’azienda ha presentato alle organizzazioni sindacali ed il cui sviluppo è previsto in Italia, «sperando così che questa nuova missione produttiva possa garantire una prospettiva solida, all’interno di una complicatissima situazione internazionale. – sottolineano Fim, Fiom e Uilm – Ad oggi si sta discutendo di mobilità interna, tema nel quale assume particolare importanza l’aspetto dei progetti formativi su cui ancora non si hanno risposte certe sui fondi che dovranno essere messi a disposizione della Regione, e che costituiscono uno dei fulcri per la realizzazione del piano industriale, per la crescita delle professionalità che serviranno allo stabilimento per affrontare le sfide che ci aspettano nel prossimo futuro, alle quali non possiamo farci trovare impreparati. Allo stato attuale, fino alle ferie di agosto, continua ad essere previsto l’assetto ad 8 ore e nelle prossime settimane le parti si incontreranno per confrontarsi sull’eventuale apertura del Cds ( contratto di solidarietà ), come previsto nell’accordo del 9 dicembre 2021».



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